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Lazio – Hellas, zoom sugli avversari: Zaccagni in copertina, ma il punto forte è la fase difensiva

Lazio, record europeo: torna lo 0-0 dopo 65 partite

Zoom sugli avversari di giornata della Lazio. Gioco, rendimento, punti forti e deboli dell’Hellas Verona.

Come gioca

Ivan Juric utilizza prevalentemente un 3-4-2-1. In difesa, causa anche i molti infortuni, si varia parecchio, mentre in porta la certezza è Silvestri. I gradi di titolari sulle fasce spettano a Faraoni e Lazovic, ma visti i tanti problemi (infortuni e Covid) di quest’ultimo la fascia nelle ultime uscite se l’è presa Dimarco, il quale sta mettendo in mostra con grandi prestazioni. In mezzo la qualità di Veloso viene spesso associata alla quantità di un giocatore di movimento (Tameze, ma non solo). In attacco il faro è il grande acquisto Kalinic, mentre alle sue spalle agiscono solitamente Barak e Zaccagni.

Il rendimento

L’Hellas ha finora racimolato sedici punti, frutto di quattro vittorie (di cui una a tavolino con la Roma), altrettanti pareggi e due sconfitte. Occhio soprattutto al rendimento con le grandi, visto che finora ha battuto l’Atalanta e pareggiato contro Roma (sul campo), Milan e Juventus.

Il punto forte

Corsa, pressing, fase difensiva curatissima, distruzione del gioco avversario, ripartenze fulminee: questi i principali punti forti del Verona di Juric, il che la rende un avversario davvero ostico da affrontare un po’ per tutti, anche perché è una squadra che crea parecchio e si rende pericolosa con tanti giocatori.

Il punto debole

Se è vero che l’Hellas non si risparmia in fase di creazione, è altrettanto vero che non dispone di un vero stoccatore: Kalinic negli ultimi anni non ha mai segnato caterve di gol, così come Favilli e Di Carmine.

Il giocatore da temere

L’uomo del momento è certamente Mattia Zaccagni: reduce dalla convocazione in Nazionale e dal premio per il miglior giocatore del mese di novembre, in dieci presenze in campionato ha già messo a referto quattro assist e due gol, oltre ad aver fatto collezionare a un numero incalcolabile di ammonizioni agli avversari. Se c’è un uomo che spicca nello scacchiere di Juric, è senz’altro lui.

 

 

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