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Lazio, Inzaghi: “L’Italia non si può fermare, neanche il calcio”

Genoa - Lazio, segui la conferenza stampa di Inzaghi insieme a noi

«L’Italia non si può fermare, neanche il calcio». Simone Inzaghi non ci gira intorno e va dritto al punto: «Penso che ci siano delle regole da rispettare, sono chiare per tutti. Bisogna continuare sapendo che, finché non ci sarà il vaccino, dovremo convivere con il Coronavirus. Rispetto a marzo ora siamo più pronti e preparati. Normale però che bisogni prendere delle precauzioni e vivere con grande intelligenza».

Presente al Festival dello Sport, l’allenatore della Lazio ha spiegato le sue ragioni, proponendo una possibile soluzione: «Purché non si fermi il campionato, io sono d’accordissimo per la bolla. So che ci potrebbero essere dei problemi, visto che tutti abbiamo delle famiglie, però l’importante è che non si fermi ancora tutto». Oggi e giovedì a Formello sono previsti i cicli di tamponi al gruppo squadra. Ieri intanto si è goduto la domenica libera, Inzaghi, pronto a ricominciare a lavorare sul campo. «Avremmo potuto avere un punto in più con l’Atalanta e abbiamo avuto qualche problema con i nuovi acquisti, ma sono fiducioso. Ho voglia di fare questa stagione da protagonista e giocarmi la Champions con i miei ragazzi. Sono molto sereno perché nonostante potevamo avere qualche punto in più la squadra mi segue». A far ben sperare il tecnico, oltre alla grande reazione contro l’Inter e alle prestazioni di alcuni giocatori in nazionale (Milinkovic su tutti), è l’inserimento dei nuovi acquisti: Andreas Pereira, Muriqi e Hoedt. Che verranno coinvolti nelle rotazioni a partire da sabato a Marassi, quando si aprirà un ciclo intento e determinante per il cammino futuro della Lazio: in ventidue giorni i biancocelesti giocheranno quattro partite in campionato (Sampdoria, Bologna, Torino e Juventus) e tre in Champions (Dortmund all’Olimpico il 20 ottobre, poi a Brugge il 28 e il 4 aprile in casa dello Zenit). Domenica di terapie a Formello per Luiz Felipe, rientrato alla base nel fine settimana dopo aver eseguito degli accertamenti alla caviglia in Germania. Nei prossimi giorni farà altri controlli: sarebbe dovuto rientrare dopo l’Atalanta, sono poche le speranze di averlo a disposizione per la Sampdoria (sabato ore 18). Il brasiliano è considerato titolare, al pari di Radu, anche lui out per una lesione al flessore: il 33enne difensore non è stato inserito nella lista del campionato, ma il suo nome verrà aggiunto appena sarà guarito. La stessa strategia che la società vuole utilizzare con Lulic, che Inzaghi attende con ansia da mesi. «Manca da 9 mesi, è un giocatore importante e – ha chiarito l’allenatore – spero di ritrovarlo al più presto perché per noi è fondamentale». Anche su Marusic non arrivano buone notizie dall’infermeria: confermate le tre settimane di stop per la distorsione alla caviglia rimediata contro l’Inter. Per Escalante, sabato in Paideia, solo un affaticamento.

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3 anni fa

Sono convinto anch’io…. Se dovesse scattare un’altra volta il knock down sarebbe un colpo durissimo all’economia di tutto il mondo con ripercussioni impensabili. Spero non avvenga tutto ciò, non ci voglio nemmeno pensare…

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