
Ad Amatrice va in scena la cerimonia per il premio “Manlio Scopigno”. Tra i premiati anche Igli Tare.
Igli Tare riceve oggi il premio Manlio Scopigno, come miglior ds per l’annata passata. Il direttore sportivo della Lazio è intervenuto via Skype durante la cerimonia, andata in scena nella città di Amatrice, e ha parlato di diversi temi, in particolare del mercato.
Queste le sue parole:
“Stiamo lavorando per risolvere dei problemi. Purtroppo sono di tutto il movimento europeo, non sono solo nostri. Penso di essere a buon punto, abbiamo avuto idee chiare dall’inizio alla fine, ma non voglio cantare vittoria finché non ci sono le carte firmate. Non capisco tutto questo nervosismo intorno a noi. Abbiamo ricevuto critiche assurde, non mi è piaciuto questo. Non si può giudicare una squadra prima di cominciare il campionato, ma ormai è il dodicesimo anno che sono qui e mi sono abituato. Mi meraviglio che ogni anno che facciamo meglio, aumentano gli attacchi. Non lo merita questa società, che è riuscita a tenere lo zoccolo duro e rinforzarlo con innesti, magari non famosi, ma molto utili. Atalanta e Inter? Dire che sono fondamentali è troppo, mancano quattro giocatori. Pereira arriverà tra due o tre giorni. Ora abbiamo bisogno del calore e della fiducia, anche dei giornalisti.
La Lazio è attesa da un doppio appuntamento importante in questa settimana, contro Atalanta e Inter. Ma per Tare ci vuole fiducia.
“Dire che sono fondamentali è troppo, mancano quattro giocatori. Ora abbiamo bisogno del calore e della fiducia, anche dei giornalisti. Anche l’anno scorso siamo partiti in questa situazione: i tanti dubbi non aiutano la squadra. Sabato abbiamo dato un segnale forte, il gruppo è forte e coeso. Le problematiche che descrivono da fuori non sono vere. La Lazio ha bisogno di aiuto, deve essere sostenuta nei momenti di difficoltà.
Non critico i tifosi, non ho alcun problema con loro. Il nostro operato è lavorare, non parlare. Creare presupposti per avere una squadra competitiva: se il primo giorno o l’ultimo giorno dipende dal percorso del mercato. Lo so anche io che prima è meglio è, ma spesso non dipende da noi“.
In chiusura il ds biancoceleste ha anche parlato del rinnovo di Simone Inzaghi:
“Il mister lo sa, la Lazio è casa sua. I rapporti che abbiamo sono diversi da quelli delle altre società. Non sarà un problema, c’è stima reciproca. Nel momento opportuno ci mettere insieme e mi auguro di continuare per tanti anni con lui“.
