
Serie A, per l’indicatore c’è una regola importante: cedere per acquistare
Nelle ultime settimane, in Serie A (ma non solo), il mercato in entrata è fortemente condizionato da quello in uscita. Sono tante infatti le squadre che hanno forzato le partenze di alcuni tesserati, anche tramite buone uscite, o che stanno aspettando per chiudere operazioni in entrata. Vi siete chiesti come mai in Serie A abbiamo visto la Juve concedere la buona uscita ad Higuain, l’Inter favorire la partenza di Godin, la Lazio aspettare la cessione di Jony e Bastos prima di annunciare Fares, e Napoli e Milan aspettare Koulibaly e Paquetà per tornare ad investire? Il motivo si chiama indicatore di liquidità.
CHE COS’È ? – Questo indicatore è un valore numerico, calcolato tramite il rapporto tra le attività e le passività correnti di una società, questo valore segnala se una società può o meno coprire la campagna trasferimenti.
Questo valore è stato introdotto nel 2015 dalla Federcalcio, e l’anno scorso è passato da 0,7 a 0,8. Il Covid ha diminuito di molto le entrate delle società, per questo il mercato non prevede molta liquidità, in più non è concesso agli azionisti di poter aumentare il budget e colmare l’eventuale gap a causa di regole molto rigide, che se violate permetterebbero il via a delle indagini. In sintesi, il calciomercato italiano è condizionato da una grande regola: cedere prima di acquistare.
