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Auronzo, Alia e Adamonis in coro: “Impariamo da una leggenda come Reina”

Lazio, Marco Alia

Al termine della penultima giornata di allenamenti ad Auronzo, Alia e Adamonis si sono fermati ai microfoni di Lazio Style.

Altra giornata di allenamenti archiviata in quel di Auronzo. Al termine della seduta pomeridiana, la penultima del ritiro, i due giovani portieri Alia e Adamonis si sono fermati a parlare ai microfoni di Lazio Style.

Per primo ha parlato il classe 2000, l’anno scorso in primavera:

Il ritiro è stato positivo, per me è il secondo dopo che l’anno scorso sono stato una settimana. Sono contento perché è andato molto bene. Gli altri ragazzi sono tutti fantastici, molto disponibili. Fra noi portieri c’è un bel rapporto. Strakosha è un ragazzo fantastico. È un ragazzo umile e un gran lavoratore. Ho un rapporto speciale con lui, siamo entrambi albanesi. Ogni tanto scherziamo fra di noi. Gli invidio in particolare l’approccio mentale che ha alle partite. Ha sempre una grande tranquillità, anche nel gioco con i piedi. Nonostante le critiche, è uno dei migliori. Reina invece è una leggenda, per me è come  parlare di Buffon o Neuer. Giocatori che hanno fatto la storia. È un ottimo acquisto e può darci tantissimo, soprattutto a noi giovani. Già in questi giorni ho visto che c’è tanto da imparare da lui, soprattutto come gioca con i piedi. Nel passaggio dalla Primavera alla prima squadra, la differenza è nella la mentalità e nella velocità di gioco. Devo essere veloce ad adattarmi”.

Poi il microfono è passato al lituano, classe ’97:

Anche per me il ritiro è andato bene. In Serie C abbiamo finito a marzo (era in prestito alla Sicula Leonzio ndr). Da allora sono stato fermo per molto tempo, quindi era importante tornare ad allenarsi. Mi emoziona avere Reina in squadra. Quando ero piccolo tifavo Liverpool e in porta c’era lui. Ora mi fa strano allenarmici insieme, è un vero onore. Già dal primo allenamento mi ha dato qualche consiglio: è stato come allenarmi con due mister. In generale io in ogni partita cerco di imparare qualcosa, per me era importante fare esperienza in questi anni. In due stagioni ho giocato 50 partite e mi hanno fatto bene. Quest’anno voglio lavorare bene con Grigioni, poi vedremo cosa succederà. Il mister è attento sempre a tutti i particolari e se sbagli anche solo una piccola cosa, ti fa capire l’errore e ti aiuta a crescere”.

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