De Martino: “Liti interne? Storie non vere”
Il direttore della comunicazione della Lazio Stefano De Martino ha parlato ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “C’è delusione. Quando sei ad un punto dalla Juve alla ripresa di questo strano campionato, dispiace perdere tre partite di seguito. È sembrato quindi che l’obiettivo primario della stagione fosse lo scudetto. Ovvio è che, una volta arrivati ai vertici, tutti ci abbiamo provato, ma cinque assenze importanti, farebbero male a qualsiasi squadre”.
Sul calendario – “Ho sentito anche Conte lamentarsi. La Lazio ha giocato ogni tre giorni, proprio alla ripresa, quando il momento non era facile”.
Querelle alimentazione – “È tutto assurdo, la Lazio è la terza squadra che corre di più. Questo significa che fisicamente non è cambiato molto. È mancata la lucidità sotto porta per fattori mentali? Lavoreremo per capire anche questo. Ma i discorsi sulle liti interne non sono veri”.
Obiettivi – “La società si è data dei traguardi da raggiungere di anno in anno, crescendo, giocando finali, vincendo trofei. La Lazio ha scalato posizioni, è tornata in Europa League e si appresta a tornare in Champions. Ovvio che dobbiamo essere sempre più competitivi. Questo gruppo ha dimostrato che con la voglia, si può fare tanto”.
Stipendi – “Escludo assolutamente quello che qualcuno pensa e dice a tal proposito. Questo è il miglior gruppo che ho visto da quando sono qui, sia a livello tecnico che umano. Si frequentano anche dopo le partite. Il gruppo è molto unito e ce l’ha messa tutta da inizio anno”.
Juventus-Lazio – “Abbiamo giocato bene, l’errore di Luiz Felipe ha pesato. Inzaghi ha dato spazio anche ai Primavera. Abbiamo dimostrato di essere andati a Torino per archiviare il discorso Champions”.
Rapporto Lotito-Inzaghi – “Con Lazio-Cagliari sarà il tecnico più longevo da quando ci siamo noi. Sono da escludere problemi tra loro. A volte i pensieri non coincidono, come accade in tutti i gruppi di lavoro, ma lo scopo è sempre il bene comune”.
Gli attacchi dei giornali – “Quando non sarò più alla Lazio credo che lascerò un lavoro iniziato da tempo: sono di Roma, ci vivo e frequento diversi quartieri, sentire le persone che ci dicono di aver capito che alcuni criticano senza motivo e semplicemente per attaccare, fa capire che quanto fatto fino ad ora, è stato compreso”.
Correa – “Sta lavorando e si sta anche affrettando. Come lui, ho visto tanti altri sacrificarsi per tornare il prima possibile”.