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Champions delle mie brame: ecco quanto vale la qualificazione

UEFA, la deadline per le Coppe europee è il 31 agosto

Champions, per la Lazio la qualificazione aritmetica è vicina: ma quanto vale davvero l’ingresso nella competizione europea per club più importante?

di Joe Vasapollo

Intanto chiariamo che si tratta di cifre e importi stimati, in quanto la UEFA ancora non ha dichiarato quanto sarà il montepremi della prossima stagione. Ma basandoci su quella precedente sicuramente, possiamo andarci molto vicino, visto che le regole sono rimaste identiche.

Lo scorso anno si partiva da una situazione di questo tipo

Stima delle entrate lorde 3,250,000,000
– Spese organizzative e amministrative 295,000,000
– Solidarietà 7% 227,500,000
– Incassi netti 2,727,500,000
– Investimenti UEFA football (6.5%) 177,287,500 

MONTEPREMI CHAMPIONS & EUROPA LEAGUE 2,550,212,500
destinati alla Champions League (4/5) 2,040,170,000
destinati alla Europa League (1/5) 510,042,500

Tralasciando tutte le regole sulla Europa League e tutti i contributi aggiuntivi destinati alle fasi preliminari per le squadre via via eliminate dai due tornei, arriviamo alla ambitissima fase a gironi, con 32 società coinvolte. A questo punto il ricco montepremi della UEFA viene sezionato in 4 parti come da grafico e schema:

– Quote di partenza: 25% ripartito in modo identico tra i 32 club ammessi alla fase a gironi (circa 500milioni)
– Quote premi e prestazioni: 30% sui risultati delle partite (circa 600milioni)
– Quote coefficienti: 30% in base al ranking su base decennale (sempre circa 600 milioni)
– Quote televisive: 15% come market pool, che è la quota più variabile perché viene distribuita a seconda dell’importanza televisiva di quel mercato nazionale

A – QUOTE DI PARTENZA:
Tutte le 32 squadre che entrano nelle urne dei sorteggi Champions hanno diritto ad un premio di ingresso che vale circa 15.5 milioni di euro.

B – QUOTE PREMI E PRESTAZIONI:
La UEFA ad ogni partita di Champions di fase a gruppi assegna un montepremi fisso di circa 2.7 milioni di euro.
– In caso di vittoria di una delle due squadre, la squadra che prende i tre punti incassa anche la quota partita intera. Mentre alla squadra perdente non spetta nulla.
– In caso di pareggio, il montepremi gara viene diviso per tre. Una parte andrà a ciascuna delle due sfidanti, la terza parte invece torna alla UEFA per formare un nuovo tesoretto che verrà distribuito a fine fase tra tutte le squadre in proporzione al numero di vittorie ottenuto.
Per la fase finale invece vengono assegnati questi premi:
– 9.5 milioni per la qualificazione agli ottavi
– 10.5 milioni per la qualificazione ai quarti
– 12 milioni per la qualificazione alle semifinali
– 15 milioni per la qualificazione alla finale
Altri 4 milioni verranno assegnati alla vincitrice del torneo. Infine, per le sfidanti in Supercoppa ci saranno 4.5 milioni per la vincitrice e 3.5 per la sconfitta.

C – QUOTE SUL RANKING:
L’altra grossa fetta “fissa” è data dai coefficienti UEFA, il famoso ranking, che da un anno vene calcolato su base decennale scartando l’anno più vecchio e inserendo l’ultimo passato.

Il montepremi di questa quota, poco meno di 600milioni, viene suddiviso in quote. Il valore di una singola quota è di circa 1.1 milioni. Il meccanismo è molto semplice. Si redige la classifica basata sui coefficienti UEFA delle 32 squadre annesse alla fase a gironi. L’ultima di questa graduatoria incassa una singola quota, salendo posizione in posizione, si aggiunge una quota. In pratica: la squadra col peggio ranking, la 32°, incassa 1.1milioni, la 31° incassa 2.2 milioni, la 30° incassa 3.3 milioni e cosi via a salire fino alla prima, quella col miglior ranking in assoluto che incassa quindi 32 quote, cioè circa 35.5 milioni.

D – QUOTE DAL MARKET POOL (DIRITTI TV)
Arriviamo all’ultima fetta della torta, quella più “piccola” ma anche quella più variabile e più volubile. Una volta che la UEFA avrà completato la chiusura di tutti i contratti televisivi, il market pool (intorno ai 290-300 milioni) verrà distribuito in proporzione al valore di ogni mercato TV rappresentato da ciascuna federazione partecipante a partire dalla fase a gruppi. Una volta stabilito l’importo complessivo del market pool per ciascuna delle nazioni/federazioni, si dividerà in due parti eguali.

– La prima metà verrà spartita tra i club che si sono qualificati all’edizione 2020/21 e che hanno disputato la fase a gironi nella scorsa edizione. La divisione verrà fatta in base al numero di partite disputate da ciascun club.
– La seconda metà verrà invece ripartita a seconda dell’ordine di classifica finale in campionato e a seconda del numero di club che quella federazione porta in Champions. Nella fattispecie italiana con 4 club, alla vincitrice dello scudetto spetterà il 40%, alla seconda il 30%, alla terza il 20% ed alla quarta il 10%. È quindi abbastanza chiaro che alle federazioni con meno appeal televisivo entrerà meno rispetto a quelle con più seguito.

E ora, non resta che guardare con moltissima attenzione alla classifica finale italiana per cominciare a fare i conti sul potenziale a disposizione dei 4 club che otterranno la qualificazione da investire per rinforzare le rose.

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