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Bertotto: “La Lazio soffre i tanti infortuni. Immobile? Impossibile criticarlo”

Bertotto, doppio ex di Lazio e Udinese, analizza la gara di mercoledì

Valerio Bertotto è un ex difensore, tra le altre di Lazio e Udinese, e attuale allenatore che è intervenuto a S.S.Lazio Agenzia Ufficiale per analizzare la stagione dei biancocelesti e la gara in programma mercoledì sera. Queste le sue parole:

La Lazio vive un momento difficile, da fuori che idea ti sei fatto?
“Prima del lockdown, la Lazio era solida e forte, viaggiava con il vento in poppa. Purtroppo la squadra di Inzaghi sta soffrendo a causa di una precaria condizione fisica, dovuta anche ai molti infortuni che non gli permettono di ruotare al meglio i calciatori. Questo è fondamentale, soprattutto nelle partite decisive”.

Inzaghi fino a fine febbraio aveva la miglior difesa del torneo, ora invece Strakosha ha incassato 12 gol nelle ultime 6 partite.
“Il tutto è sempre collegato alla condizione fisica generale della squadra. Se la difesa viene protetta male, è inevitabile che vada in sofferenza. In questi casi è fondamentale lavorare sui dettagli, anche una rimessa laterale può fare la differenza”.

Qual è stato il calciatore biancoceleste che ti aveva impressionato di più prima del lockdown?
Difficile fare un nome, si era creata una sinfonia importante. Era bellissimo vedere giocare la Lazio: i biancocelesti erano in corsa per lo scudetto, in quel momento erano la rivale della Juventus più accreditata per il titolo”.

Giocare ogni tre giorni porta via più energie mentali o fisiche?
“Parliamo di un’attitudine che acquisisci quando hai la fortuna di giocare in una grande squadra. Questo abitua mentalmente il calciatore a sopportare uno stress psicofisico importante. A lungo andare però la fatica che si sente di più è sicuramente quella fisica perché si perdono alcune componenti che solo l’allenamento permette di recuperare”..

Capitolo Udinese: quali sono i meriti di Gotti dietro la rimonta salvezza dei friulani?
“I bianconeri stanno facendo un campionato di sofferenza, nonostante gli ultimi risultati positivi. La sconfitta di ieri contro la Sampdoria ha pesato sulla classifica, rimettendo tutto in discussione. Adesso si deve riprogrammare il calendario, con gli ostacoli Lazio, Napoli e Juventus. Il lavoro di Gotti rimane comunque positivo, in linea con quanto chiesto dalla Società”.

Che Udinese-Lazio sarà?
“I biancocelesti non possono permettersi altri passi falsi, hanno bisogno di punti per respingere l’assalto dell’Atalanta, che continua a correre. L’Udinese invece dovrà vincere per la salvezza, anche perché le squadre dietro stanno ottenendo risultati positivi. Mi aspetto una partita piacevole, dove saranno valori e motivazioni a fare la differenza”.

Quella di domani sarà anche la sfida tra due attaccanti che vivono momenti diversi: Lasagna ed Immobile.
“Kevin era partito male, complici anche i problemi della squadra: ultimamente invece sta segnando con continuità. Merito anche del lavoro a centrocampo di De Paul, un calciatore che potrebbe sfruttare ancora meglio le proprie grandi qualità. Su Immobile invece è inutile aggiungere altro, ha poco senso criticare un attaccante che ha realizzato quasi più gol che partite. Uno come Ciro va sempre tenuto d’occhio”.

C’è una partita con la Lazio che ti è rimasta maggiormente impressa?
“Ricordo ancora un rigore fischiato contro ad Udine nel 2001, in una partita vinta 4-3 dalla Lazio. Mi arrabbiai molto (ride, ndr) perché ero convinto di aver salvato un gol. Quella Lazio era una squadra strepitosa, come il livello della Serie A in quegli anni. Da difensore, mi trovavo a dover marcare ogni domenica un top player”.

Cosa fai ora?
“Ho iniziato ad allenare nel 2012, adesso sono in attesa di una nuova occasione dopo l’ultima esperienza alla Viterbese (conclusa con un esonero nonostante il momentaneo 3° posto, ndr). Sono aperto anche ad una panchina estera, non mi pongo limiti: il campionato spagnolo è quello che forse sento più vicino alla mia idea di calcio. Udinese? Conosco benissimo la piazza, sarebbe un sogno allenarla in futuro: è una squadra che farà sempre parte della mia vita”.

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