Il numero uno dell’AIC, Damiano Tommasi è intervenuto ai microfoni di Fanpage per parlare dei casi di positività e dei contratti
Il presidente dell’AIC, Damiano Tommasi, è tornato a parlare per i microfoni di Fanpage. Il numero uno dell’associazione calciatori italiani oltre ad aver confermato che il comitato tecnico-scientifico trasmetterà una nota al Ministero della Salute e dello Sport, ha rilasciato dichiarazioni in merito alla questione relativa ai positivi e ai contratti.
“Uno degli aspetti da chiarire è come trattare i positivi, anche perché è l’uniformità dei comportamenti che garantisce la sicurezza. La gestione della positività di un calciatore non può essere diversa da quella che riguarda altri ambiti del paese.
È stato fatto uno screening pre-allenamento, come giusto che sia in questo momento, e i positivi verranno isolati. Ancora non tutte le squadre hanno fatto i test, per problemi logistici. Qualche caso di nuova positività era da mettere in conto, vista la diffusione del virus soprattutto in alcune regioni d’Italia. Al di là dei nuovi casi positivi, è la prolungata positività di alcuni calciatori, andati oltre le tre settimane di positività, ad aumentare il livello di preoccupazione”
“Non so se e quando verranno definite le date di fine stagione. Formalmente è stata fatta richiesta di spostarle in avanti e il Consiglio Federale avrebbe dovuto ratificarlo oggi, ma è stato rinviato. Il tema delicato è rappresentato dai prestiti e dai calciatori in scadenza che hanno già firmato un nuovo contratto con un’altra squadra. A livello internazionale c’è poi il discorso legato alle coppe europee, ad oggi programmate per agosto. Bisognerebbe intervenire sui contratti in scadenza al 30 giugno e su eventuali contratti già firmati a partire dal 1 luglio, per i quali saranno sospesi gli effetti da un punto di vista di tesseramento. Parecchie squadre stanno rinnovando i contratti in scadenza il 30 giugno proprio per aggirare questa problematica”