Il Ministro dello Sport, ospite questa mattina alla trasmissione Omnibus, spiega perchè dal 4 maggio non sarà possibile aprire i centri sportivi
Continuano le risposte a distanza fra il Ministro dello Sport, Spadafora, e i rappresentanti del mondo del calcio.
Se da una parte la Lega Serie A è decisa a scavalcare il Ministro stesso per rivolgersi direttamente a Conte, dall’altra Spadafora spiega per quale motivo il decreto del 4 maggio non prevede la riapertura agli allenamenti nei centri sportivi.
“Ad oggi sono in corso i contatti tra il comitato scientifico e la FIGC, il comitato non ha ritenuto sufficiente questo protocollo. Ci saranno tra oggi e domani mattina una serie di incontri per decidere. Molti parlano di incertezza, se proprio non la vogliamo dovremmo riprendere la decisione della Francia e quindi chiudere. Io vedo il sentiero della ripresa sempre più stretto. Gli allenamenti devono riprendere, ma fossi nei club penserei ad organizzare in sicurezza il prossimo campionato”.
“Spero che la battuta di Lotito su Immobile e Dzeko sia stata ironica. Noi non potevamo riaprire lo sport per tutti, e lo sport non è solo calcio e Serie A. Noi avevamo un’indicazione specifica, tutti i settori dovevano ricominciare contingentando i numeri. Non abbiamo esteso agli sport di squadra perché il protocollo presentato non era sufficiente, non potevamo mandare le squadre ad allenarsi senza protocolli sicuri per gli atleti. Nei prossimi giorni potremo avere una sorpresa, non è escluso che molti presidenti cambino idea e saranno loro a chiederci di riprendere direttamente dalla prossima stagione”