
D’Amico ha raccontato un vecchio retroscena datato 1983: “Mi sono tagliato l’ingaggio eppure non c’era alcuna epidemia mondiale”
Vincenzo D’Amico, ospite di TMW Radio’, per rispondere alla domanda sul possibile taglio degli stipendi dei giocatori ha svelato un vecchio retroscena.
“Nel 1983 avevo un biennale e i nuovi arrivati prendevano più di me. Io però non mi sono mai lamentato con la società, non ho mai chiesto soldi in più: andavo e firmavo. Però un giorno Chinaglia e Pulici, due fratelli, mi chiamarono in sede e mi dissero che mi avrebbero dovuto ridurre l’ingaggio. Così mi sono tagliato 20 milioni di vecchie lire, nonostante avessi le carte firmate, perché loro e la Lazio ne avevano bisogno. E non c’era alcuna epidemia come adesso, quindi figuratevi cosa ne penso adesso”, ha raccontato durante la trasmissione ‘Maracanà.
