Lazio, da 34 milioni (cifra lorda) a 81,8: la società di Lotito è entrata in un’altra dimensione anche per il modo di gestire le situazioni contrattuali
In dieci anni il costo del personale della Lazio (stipendi e salari dei giocatori e dello staff) è aumentato del 140%.
Lo rivela Repubblica, che ha analizzato i bilanci della società biancoceleste a partire dal 2009-10, quando il tetto ingaggi (al lordo) era di 34 milioni di euro. Cifra cresciuta esponenzialmente, fino ad arrivare a quota 81,8 dell’ultimo esercizio commerciale, chiuso nel giugno 2019. “Oltre che per i numeri, il club è cambiato anche nella gestione e nell’approccio delle situazioni contrattuali. In passato – fanno fede su tutte le vicende di Pandev e De Vrij – Lotito aspettava l’ultimo momento per fare la propria mossa”, si legge suo quotidiano.
Poi ancora: “Ora la strategia è diversa e il presidente, in sinergia con Tare, ha imparato a giocare d’anticipo, blindando i giocatori per tempo. Immobile e Milinkovic hanno firmato negli ultimi mesi, nonostante la loro scadenza fosse lontana, così come Correa e Leiva. Ciro e il ‘Sergente’ sono i più pagati (3,5 milioni compresi bonus) e presto verranno raggiunti da Luis Alberto. Primo nella classifica degli assist in A (12), metterà nero su bianco un nuovo accordo fino al 2025. Da ufficializzare poi quelli di Parolo, Lulic (entrambi fino al 2021) e Cataldi (2024), mentre a fine stagione sarà il turno di Simone Inzaghi, che giugno scorso aveva allungato solo di un anno (dal 2020 al 2021 a 2 milioni)”.