L’eslusivo ritratto di Vittorio Feltri per l’edizione odierna di Tuttosport descrive Francesco Acerbi come il mito di Sisifo
Un articolo esclusivo a firma di Vittorio Feltri nelle pagine dedicate alla Lazio nell’edizione odierna di Tuttosport descrive mitologicamente Francesco Acerbi.
La storia di Francesco Acerbi è ormai nota a tutti: un giovane calciatore irrequieto che fatica a trovare la concentrazione e la maturità che si dovrebbe richiedere ad un giocatore di Serie A. Poi l’approdo al Milan, l’avversarsi del sogno di un Acerbi bambino. Tuttavia il sogno non è poi così dolce perchè nel periodo rossonero, il difensore perde prematuramente il padre e cade in un abisso profondo fatto anche di alcool.
La società rossonera lo lascia così andare e dopo diversi giri approda al Sassuolo che sarebbe diventata una seconda famiglia. Ma è nel corso delle visite mediche che il numero 33 scopre il tumore. È un colpo durissimo per un ragazzo di 25 anni ma che si trasforma in una nuova rinascita. Acerbi batte l’avversario numero 1, il più buio e il più difficile. Scopre e supera i suoi limiti, riscopre l’amore per il pallone e si trasforma in un calciatore maturo. Vittorio Feltri lo paragona al mito di Sisifo, condannato da Ade a trasportare per l’eternità un macigno lungo una salita rapidissima che proprio in prossimità della vetta scivola lungo le pendici per costringerlo a ricominciare da capo. La differenza con Sisifo è che a volte gli uomini sono migliori de loro miti e Acerbi ne è la dimostrazione.
Strano che un rosicone fanatico tifoso dell’Atalanta, notoriamente anti-laziale dall’eternità, possa scrivere un articolo di buon gusto su un giocatore biancoceleste!
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