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Mario Sommella (ag. Immobile): “Nel 2016 aveva bisogno di una squadra che credesse in lui. A Roma si sente a casa”

Nuovo capitolo degli allenamenti di coppia con Immobile e Jessica

Ai microfoni di Radio Incontro Olympia questo pomeriggio ha parlato Mario Sommella, agente di Ciro Immobile. Ecco le sue parole.

Mario Sommella è l’agente di Ciro Immobile. Questo pomeriggio è stato intervistato di microfoni di Radio Incontro Olympia 105.8 e ha parlato del suo assistito tra passato, presente e futuro. Il periodo magico che sta vivendo il bomber laziale è frutto anche di una trovata serenità e stabilità personale.

“Ciro è un attaccante straordinario, fosse stato straniero avrebbe avuto sicuramente una considerazione maggiore rispetto a quella che ha. Può piacere o meno, ma i suoi numeri non sono contestabili. In Italia non ci sono Mbappé, Cavani, Lewandowski o Haaland. Quindi teniamoci stretto Immobile. Potrebbe vincere la Scarpa d’Oro e i tifosi italiani dovrebbero stargli vicino. Invece spesso vedo un atteggiamento ostile.

A Roma (sponda Lazio, ndr) gli vogliono tutti bene, lo hanno imparato a conoscere e ad apprezzare per la sua umiltà e generosità. Lui non si è mai sentito un fenomeno, anche se avrebbe tutto il diritto di farlo. Conosco tanti che invece a un certo punto si sentono arrivati.

La Lazio nel 2016 fu una scelta ponderata: in quel momento Ciro aveva bisogno di una squadra che credesse in lui. Arrivava dalle esperienze non esaltanti a Dortmund e a Siviglia. Il Borussia aveva fatto la finale di Champions, aveva vinto la Bundes e doveva sostituire Lewandowski. Come poteva non andare? Purtroppo quella squadra era alla fine di un ciclo. La Lazio invece fu una destinazione logica, perché speravamo che potesse recuperare le sicurezze che aveva ai tempi del Pescara e del Torino. Ciro è uno che deve sentire la fiducia dell’ambiente. Deve sentirsi importante.

La Lazio si stava costruendo dopo un vuoto tecnico, il ds Tare ci ha visto lungo e l’allenatore lo ha sempre voluto. Il rapporto con Simone Inzaghi è speciale, non può essere scalfito da una sostituzione. Lo ripetono spesso entrambi. Ciro ha avuto la fortuna di trovare un tecnico pronto a puntare tutto su di lui. Di conseguenza ha dato la sua massima disponibilità ed è diventato un binomio vincente.

La Nazionale è l’ultimo tabù da sfatare. Dal Mondiale in Brasile fino allo spareggio con la Svezia, passando per l’Europeo, Immobile ha questa macchia che vuole superare. Ora però, forse, c’è troppo entusiasmo. Prima si diceva che era una Nazionale di brocchi. Adesso invece sembra che l’Italia sia la favorita per l’Europeo. Sicuramente c’è un’aria nuova, ma ci vuole equilibrio.

A Roma si sente a casa. Lui è andato via a 15 anni da Torre Annunziata, poi ha sempre girato. Insieme alla moglie Jessica ha scelto Roma, forse anche perché è a metà strada tra Napoli e Pescara. A Roma faranno vivere i loro bambini. I tifosi se lo godranno ancora a lungo.”

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