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Ubaldo Pantani a SLL: “Vi racconto come è nata l’imitazione di Inzaghi”

Attore cinematografico e punta di diamante della trasmissione Quelli che il Calcio, con le sue imitazioni, Ubaldo Pantani è interventuo ai microfoni di SololaLazio.it.

Ubaldo Pantani è intervenuto in esclusiva ai microfoni di SololaLazio.it, per raccontarci come è nata l’imitazione, simpatica, di Simone Inzaghi che sta spopolando nelle ultime ore nel web.

Come è nata questa imitazione? 

“Da molto tempo stavo pensando ad una sua imitazione, già nel mese di settembre. Io sono un suo grandissimo estimatore. Come sai sono un grandissimo appassionato di calcio e lo seguo da anni. Parlando con amici e  leggendo La Gazzetta dello Sport su Instagram, ho sempre detto che la Lazio quest’anno sarebbe stata una protagonista del campionato. I biancocelesti hanno cambiato poco, cosa che non ha fatto nessun’altra squadra, in più da tifoso della Spal posso tranquillamente affermare che con l’arrivo di Lazzari c’è stato un passo in avanti. I risultati avvengono grazie al connubio Lotito-Tare e al lavoro Simone Inzaghi che è un allenatore molto bravo e preparato. Tornando all’imitazione, mi hanno sempre colpito le sue interviste nel post-partita, con quella voce fioca (ride, ndr). Ho giocato sotto l’aspetto del clima rigido causato da Lotito nella società, ma con estremo rispetto per tutte le parti chiamate in causa, anche perché ribadisco di essere un loro ammiratore”.

Qual è stata la difficoltà maggiore nel dover imitare Simone Inzaghi?

“Lui ha questa voce molto particolare, bella intensa. Me lo immagino la mattina con questo vocione (ride, ndr). Parla sempre con un tono basso e le parole gli escono fioche. Fare questo tipo di imitazione non è stato facilissimo. Dico sempre che è tutta una questione di esercitazione e prova più che di ascolto. Nel mio caso non guardo mai ossessivamente un filmato. Sento una voce e mi rimane in mente e alcune volte, proprio come sto facendo adesso, durante delle passeggiate all’aria aperta, inizio a provare con la gente intorno che mi guarda come se fossi pazzo. Un altro elemento che ha aiutato è la sua provenienza piacentina, con queste lettere “s” particolari, che non hanno in nessun’altra parte d’Italia”.

Sei un grande appassionato di calcio, come giustamente hai ricordato. Per lo scudetto è lotta a tre?

“Sono frasi molto difficili da dire in un ambiente molto scaramantico come quello del calcio (ride, ndr). Non so se la Lazio possa effettivamente giocarsi lo scudetto, però sicuramente sarà ancora una grande protagonista di questo campionato. La parola scudetto è una parola secondo me da pronunciare poco, ma del resto la Lazio ha sempre visto nell’entrata in Champions League il suo obiettivo”.

Se dovessi paragonare la coppia Immobile-Caicedo, la migliore in Europa in questo momento per numeri di reti segnate, ad un duo comico chi ti verrebbe in mente?

Visto l’aspetto fisico dei due direi Stalio e Olio, anche se è un paragone ingeneroso per i due biancocelesti (ride, ndr). Sono una coppia molto bella. Nel mondo della comicità potrebbero assomigliare a Luca e Paolo, che come il sottoscritto non stanno passando un bel periodo a livello calcistico”.

 

 

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