“Dino e la sua Lazio”, la presentazione al Salone del Coni del libro di Dino Zoff. Una storia d’amore quella tra l’ex portiere e i biancocelesti difficile da dimenticare.
Un momento importante quello che si sta vivendo al Salone del Coni. Molta storia biancoceleste, e non solo, presente, per celebrale il libro di Dino Zoff. Di seguito tutti gli interventi dei personaggi, amici ed ex compagni, del grande ex portiere della Nazionale:
Marco Tardelli
“Raccontare Dino Zoff è difficile. Si sa tutto ormai di lui. Il mio ricordo di Dino che mi ha fatto capire chi fosse è quando andai via da un allenamento arrabbiato perché sono sempre stato un po’ permaloso. Lui la sera mi ha chiamato per dirmi che in squadra stavano tutti scherzando e che mi volevano bene. Non dovevo prendermela per qualche scherzo. Lì capii che era uno che ci teneva ai rapporti umani anche fuori dal campo”.
Parola anche al padrone di casa, Giovanni Malagò:
“Un atto dovuto ospitare questa presentazione al Coni. Questa è la casa di Dino. Personaggio universale. Se ci fate caso, anche se parla poco, Dino non dice mai cose banali”.
Giancarlo Oddi:
“Ho avuto la fortuna di lavorare qualche anno insieme a lui. Anni importantissimi. Lui era uno che si faceva capire. Professionalmente parlando era eccezionale. Ecco perché è diventato quello che è”.
Enrico Montesano, non si è perso la presentazione del libro. Storico amico di Dino e grande laziale ha voluto anche lui spendere qualche parola, per il protagonista della serata:
“Per noi che amiamo il calcio era importante anche prima che arrivasse alla Lazio. Poi per me quando è venuto alla Lazio è diventato un mito assoluto”.
Bruno Giordano:
“Quando ero piccolo con i miei amici discutevamo chi era più forte tra lui e Albertosi. Io dicevo sempre Zoff. Ho avuto anche l’onore di giocarci contro e poi insieme. È stata una emozione unica perché non ho mai avuto la sensazione con nessun altro di sentirmi in soggezione con lui vicino”.
Pino Wilson:
“Porto sempre con me il ricordo di Dino. Ho avvertito un timore reverenziale verso due personaggi: lui e Gigi Riva. L’ho rincontrato nel nostro quartiere di residenza, dentro me dicevo: “ho avvertito ancora lo stesso timore reverenziale”. Questo perché lui é un mito, lo ringrazio per l’amicizia che mi ha dimostrato”.
Di seguito le foto dell’evento incentrato sulla persona di Zoff: