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Lazio nelle scuole. Parolo: “Noi dobbiamo essere da esempio” (FT e VD)

Lazio, dopo la pausa estiva riparte il progetto volto a promuovere tra i bambini i valori basilari della vita, dello sport e del calcio

Torna il progetto la “Lazio nelle scuole”, che negli anni scorsi ha portato i giocatori biancocelesti in tanti istituti di Roma per promuovere i valori dello sport e del calcio. Dopo la pausa estiva, oggi una rappresentanza della squadra formata da Caicedo, Parolo e Proto ha fatto capolinea all’Istituto Comprensivo Città dei Bambini, a Mentana. Di seguito la cronaca dell’evento:

Ore 11.00 – I giocatori rispondono alle domande dai bambini:

Parolo

“Ho vissuto tanti momenti belli, per esempio quando abbiamo vinto le coppe: è stato bello festeggiare tutti insieme. Oppure quando si segna e si ottiene la vittoria. Comunque è molto importante, siano reali, non così distanti da voi. Potete farci domande, noi siamo qui per rispondere e magari darvi qualche consiglio”. 

Ti sei mai arrabbiato dentro lo spogliatoio?

“Sì, è capitato di arrabbiarsi ma anche di confrontarsi. Magari anche durante la partita. Ma si fa in modo positivo per spronare gli altri. Poi alla fine ci si abbraccia e finisce tutto, fa parte dello stare in un gruppo. Bisogna dare l’esempio”.

Giusto sospendere le partite per razzismo?

“Questo è un tema delicato. Se si sospendono le partite, si dà risalto a 4-5 persone che sbagliano. È brutto sentirle, ma se si dà meno peso queste persone vanno a scomparire. È brutto, succede e non dovrebbe. Noi giocatori dobbiamo essere da esempio per tutti, anche e soprattutto per i ragazzi”.

Proto

Chi sono i tuoi idoli?

“Di Zenga è stata la mia prima maglia. Poi sono cresciuto e il mio idolo è diventato Buffon. L’ho incontrato 2 anni fa, in Champions in Juventus-Olympiakos, ero timoroso di parlare con lui. Mi ha impressionato per la sua umiltà, è gentilissimo, nonostante abbia vinto tutto tranne che la Champions”.

Hai mai avuto paura per episodi di violenza allo stadio?

“In Grecia, dove i tifosi sono aggressivi, contro il Paok abbiamo vinto a tavolino per un’aggressione all’allenatore. Dentro lo stadio ci vuole rispetto per i giocatori, gli allenatori e gli arbitri. Lo stadio è un po’ dove ci deve essere una festa, non per creare disordine”.

Il giocatore più forte che ho mai incontrato?

“Messi mi ha fatto una grande impressione, ma anche gli attaccanti della Lazio sono molto forti”.

Caicedo

Il giocatore più forte che ho mai incontrato?

“Parolo (risate generali, ndr)

Hai mai subito atti di bullismo?

“No, sono grosso (risate generali, ndr)”.

Ore 10.40 – Cominciano a prendere parola i protagonisti. Caicedo: “È sempre stato il mio sogno giocare a calcio a livello professionale, sono contento di essere arrivato in Serie A”. Poi divertente l’intervento di Proto: “La mia rinuncia più grande è la nutella. Tra un anno e mezzo, quando finirà il mio contratto, la potrò mangiare di nuovo!”.

Ore 10.20 – I giocatori arrivano nella palestra dell’istituto tra gli applausi e lo stupore dei bambini. Presente ovviamente anche l’aquila Olympia.

 

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