Lazio – Lecce chiuderà il tour de force delle 7 partite in 21 giorni: poi ci sarà la sosta e la squadra poi farà visita al Sassuolo
Ultimo atto di due settimane molto intense per i biancocelesti, che domenica scenderanno in campo per Lazio – Lecce alle 15.00. Una gara da non sottovalutare e da non sbagliare per i ragazzi di Inzaghi, che in campionato sono reduci da 3 successi consecutivi contro Fiorentina, Torino e soprattutto Milan a San Siro. La classifica è tornata a sorridere con il 4° posto a 21 punti, 11 in più rispetto al Lecce (16°). Per analizzare i temi della gara e capire come sta la squadra di Liverani, il direttore di SoloLaLazio.it ha intervistato il collega Gabriele de Pandis di CalcioLecce.it:
Sarà una partita speciale per Fabio Liverani. Come si sta preparando e che accoglienza si aspetta all olimpico?
“A Lecce in questi tre anni abbiamo apprezzato il professionismo e la continua voglia di migliorare di un allenatore di fatto entrato nella storia del club. Spesso lui stesso ha definito ‘particolari’ le partite che i giallorossi affronteranno contro Lazio e Fiorentina. Credo si aspetti un’accoglienza positiva. Sarebbe un peccato se non fosse così. Il legame con la tappa romana del suo passato da calciatore entra spesso nelle conferenze stampa prepartita; gli aneddoti contro allenatori e compagini avversarie sono pescati spesso dai suoi anni biancocelesti. Dall’altra parte, però, c’è tanta voglia di ben figurare. Credo che al fischio d’inizio ogni emozione passerà”.
Il Lecce è una squadra “amata” dai tifosi laziali per la famosa vittoria – era la squadra di Barbas e Pasculli – che impedì alla Roma di vincere lo scudetto con eriksson in panchina. c e questa consapevolezza nella tifoseria del Lecce?
“Roma-Lecce 2-3 è una partita storica, oserei dire cult per le tifoserie di Lazio e Lecce. I tifosi più anziani raccontano spesso della ‘graditudine’ che i laziali esprimono nei confronti dei leccesi per quella vittoria, ininfluente visto la retrocessione aritmetica del primo Lecce di A nel 1986, ma importante per dei calciatori. Sicuramente, col passare degli anni, il cambiamento del modo di tifare da queste parti ha messo da parte molte dinamiche, ma sì, senza dubbio resta un ricordo”.
Raccontaci l’entusiasmo dell’ambiente per questa nuova avventura in Serie A. Di chi i meriti del ritorno del Lecce nel campionato più importante?
“La consideri una situazione estemporanea o c e un progetto preciso, che permetta al Lecce di restare stabilmente in A? I meriti partono dalla società. C’è voglia di crescita, ma senza voli pindarici. Sticchi Damiani e soci hanno ridato entusiasmo a una piazza depressa dagli anni di C e, in due anni, inaspettatamente si è arrivati alla massima serie. Senza dubbio ci sono state tante scommesse vinte, ma la continuità di progetto, uomini e cariche può far ben sperare i tifosi del Lecce. Il primo anno in A è difficilissimo, e delle complicazioni estive (come i lavori al Via del Mare) hanno complicato il calciomercato, condotto ottimamente per due anni da Meluso. In ogni caso, anche se sarà retrocessione, quest’annata fa parte di un progetto pluriennale”.
Ci sveli punti di forza e punti deboli della squadra di Liverani?
“Il Lecce, lo dico con un pizzico di orgoglio, gioca a calcio e ama rischiare sempre la giocata. Gli attacchi giallorossi, se affondati negli spazi, possono far male a chiunque. Dall’altra parte, la tenuta difensiva è ancora da registrare. Gabriel, autore di un avvio monstre, subisce troppi tiri. Manca quel piccolo passo in avanti sul piano della sicurezza”.
Quanto crede la tifoseria nella salvezza?
“C’è realismo per le difficoltà della massima serie, ma si acquisisce pian piano consapevolezza. Alla squadra si chiede lotta e sacrificio durante ogni partita. Il calendario in avvio è stato difficilissimo, ma i 10 punti sono in linea con le aspettative. I miglioramenti della squadra, nonostante i 4 punti sfumati con Samp e Sassuolo, alimentano speranze. La massiccia presenza all’Olimpico, in ogni caso, ci sarebbe stata indipendentemente dal rendimento in campo”.
Com’è considerata la Lazio dal mondo Lecce?
“Tra tifoserie non è mai corso buon sangue, anche se non ricordo episodi particolari. Alla Lazio ci lega il ricordo di due salvezze, quella matematica del 17.06.2001, con doppietta di Vasari, e quella “di fatto” del 5-3 centrato con Zeman”.
Ti aspetti un Lecce più coperto o propositivo come sempre? probabile formazione?
“Difficilmente, Liverani cambierà atteggiamento dopo undici partite condotte cercando di proporre gioco, quantomeno a sprazzi. Davanti a Gabriel, Meccariello, pupillo del tecnico, completerebbe la difesa tipo con Lucioni, Rossettini e Calderoni. A centrocampo ci sono poche alternative: Tachtsidis dovrebbe rientrare in regia, con Petriccione a destra e Majer a sinistra. Davanti, si sfrutterà il buon momento di Lapadula e Falco, supportati da Mancosu. Non è da sottovalutare però la voglia di rivalsa di Babacar, tanto seguito in estate e ancora non incisivo”.
Applaudirlo è un dovere per ogni vero Laziale
BELLA PALLA DI LIVERANI PER DI CANIOOO….
Sempre accolto con un`applauso e con piacere!
Piede magico e sublime!
Grande giocatore
Perché no?
Bene solo per il lancio a Dicanio nel derby
Grande lazioooo
….in una Lazio in cui molti scappavano …lui è rimasto con estrema professionalità
Con rispetto &affetto
Con un grande applauso :
Giocatore che in campo dava tutto onorando la maglia al 100/100 .
Sebbene sia stato un giocatore tecnicamente eccellente ma poco dotato dal punto di vista fisico atletico , in campo si batteva con la tempra di un gladiatore .
Memorabile la sua esultanza in campo dopo il derby vinto 3 – 1 che ha fugato ogni dubbio sull’attaccamento alla maglia .
Quel derby è rimasto nella storia come il derby bis di Paolo Di Canio , ma io dico che l’assist leggendario di Fabio Liverani e’ stato altrettanto determinante ai fini del risultato .
Ave Fabio Liverani !
Populus tuus te salutant !
Un Grande abbraccio Liveron!!!!
È grande
Indifferenza
Con noi ha fatto più che bene
Grande liverani
Se mettesse a dieta
So passati cinquant’anni e pure romanista indifferenza
Verrà chiamato sicuramente sotto la curva.
Con la massima stima. Appalusi x Fabione Liveron.
Con rispetto
Bene
Con quell’assist per Paoletto un po’ di rispetto se lo merita
con un grande applauso
Con molto Rispetto, ma senza PAURA !!!
Liveron ???.
Fabio la nostra maglia se l é sudata di brutto …. vi ricordate quanto è stato fischiato???