Dopo 30 anni, Milan – Lazio di campionato torna a sorridere ai biancocelesti: vediamo insieme i voti e i giudizi ai protagonisti di questa storica vittoria
Ecco le mie pagelle di Milan – Lazio.
Strakosha 6.5
Rimproverato da Milinkovic per la solita non-uscita all’inizio, poi non sbaglia nulla ed è sempre sicuro, anche su un corner velenoso di Calhanoglu. Nella ripresa perfetto in tutto, rilanci compresi. Nel primo tempo ne aveva sbagliato uno, ma chi se lo ricorda più?
Bastos 6
Sì, gli metto la sufficienza. Perché sull’autogol è più che altro sfortunato e fa un grande secondo tempo nonostante portasse sulle spalle quel macigno. Insisto: deve essere lui lo stopper di destra della Lazio. E il fatto che sia arrivata la vittoria nonostante l’autogol, può solo aiutarlo.
Acerbi 6.5
Si perde Piatek nell’azione del gol rossonero, ma per il resto è il solito baluardo insuperabile, di testa e di piede. È stanco, va bene, ma come fai a rinunciare a uno così, che gioca con questo cuore e questa voglia di vincere? Grande Leone.
Radu 6.5
Non c’è Suso, Castillejo va via una volta ma poi dalla parte del romeno, terzino-tifoso, non si passa più. Terza gara in una settimana e non accusa problemi fisici apparenti: siamo felici che in estate abbiano fatto pace, lui e la Lazio.
Lazzari 7
A parte quel meraviglioso cross per il gol numero 100 di Ciro, e il solito rigore che si procura e non gli concedono, non fa cose pazzesche. Ma l’assist è memorabile, quindi merita un bel voto. E poi Hernandez era il più pericoloso del Milan. Trottolino prezioso.
Milinkovic 5
Primo tempo irritante, qualcosa di meglio nella ripresa. Periodo negativo, sembra stanco, sicuramente è appannato. Il suo contributo è determinante per questo modulo offensivo: se gioca così, lento e indolente, la Lazio rischia troppo in fase difensiva. Non ha dato seguito ai proclami (su Instagram) della vigilia.
Leiva 7
Siamo contenti di aver trovato un vice in gamba come Cataldi, ma Mezzasquadra resta perno fondamentale, soprattutto in partite così intense e dove non si può sbagliare (quasi) niente. Ti abbraccio forte, professor Lucas.
Luis Alberto 10
Prendere il video di questa partita e consegnarlo su-bi-to ai giovani aspiranti registi offensivi. Una lezione di calcio dal Toque o Mago, chiamatelo come vi pare ma amatelo. È la vittoria di Inzaghi, che non ha smesso mai, neanche per un attimo, di credere nel suo uomo-luce. Settimo assist in campionato, ma soprattutto un repertorio formidabile di idee, giocate, intuizioni, delizie. Da segnalare un colpo di tacco incrociato alla Rivera (al Meazza i meno giovani ne hanno visti diversi) con tunnel annesso. Roba da pelle d’oca anche a scriverne, davvero. Grazie, Toque.
Lulic 6.5
Povero Calabria, è stato lui a dover rincorrere sulla fascia il bosniaco, che teoricamente doveva essere meno brillante del giovane milanista per ragioni anagrafiche e di presenze stagionali. Bello e significativo che sia stato lui il capitano di questa impresa, 30 anni dopo. Bollito a chi?
Correa 8
Si mangia il solito gol (e mezzo) nel primo tempo, ma pare lo consideri una specie di portafortuna. Usciti Immobile e Caicedo, s’inventa centravanti (in quel ruolo aveva fatto bene anche a Bologna, rigore a parte) e segna la rete della storia proprio da goleador, in contropiede con fucilata finale. Lui e Ciro ormai sono un marchio da esportazione: nelle ultime due trasferte, a Firenze e Milano, hanno colpito insieme. Che coppia, ragazzi. Al Meazza rossonero, il Tucu aveva già segnato il gol decisivo in Coppa Italia, si ripete e sinceramente ce lo sentivamo.
Immobile 8
Tocca tre palloni: la prima volta impegna Donnarumma, la seconda colpisce l’ennesimo legno della sua stagione (a portiere battuto), la terza segna di testa il gol numero 100 della sua meravigliosa avventura laziale. Gigante fermato solo da una coscia, la destra, affaticata. Allora il suo amico Simone sceglie di tutelarlo, e fa bene: la stagione è lunga e la Lazio è Cirodipendente. Dalla panchina sostiene e spinge i suoi compagni, da leader vero qual è.
Parolo 6.5
Sostituisce Milinkovic e regala sostanza al centrocampo. Preziosissimo nel finale, quando c’è da restare lucidi per portare a casa una vittoria attesa per troppo tempo.
Caicedo 6
Sfortunato il Panterone: sembrava in partita, si fa male alla spalla e deve uscire.
Cataldi 6.5
Quando gioca o entra, succede sempre qualcosa di importante. Stavolta addirittura di storico: nell’azione decisiva, porta via uomini della difesa rossonera e permette a Luis Alberto di trovare il corridoio giusto per il Tucu. Danilo talismano di qualità, sempre più dentro la sua Lazio.
All. Inzaghi 9
Il suo merito principale è aver creduto senza remore in Luis Alberto, e proprio nel ruolo di mezzala. Il gol del 2-1 la Lazio lo segna con lo spagnolo nella posizione di trequartista, ma l’importante è che Inzaghi non abbia mai fatto mancare la sua fiducia al Toque. È giusto che sia la banda di Simone, pirati un po’ pazzi ma belli e vincenti, a sfatare la maledizione del Meazza rossonero.
Ma come fanno a criticare Milinkovic se prima i criticoni non leggono le partite? Milinkovic tornava in difesa stava su tutti i contrasti vincendo e c’è pure chi non è soddisfatto?
DIRETTORE CARDONE …. Milinkovic ha giocato diversamente dalle altre volte con compiti assai diversi…si è sacrificato tornando in difesa, rincorrendo gli avversari ed è stato sempre presente come un leone su tutti i contrasti oltretutto sempre vinti …. VOTO 5??? A te Direttore VOTO 2
Fenomeno quando giochi.
Er mago Luis grande.forzalazio
Grande direttore di orchestra LUIS Alberto
Avanti Lazio! ?
Bravi bravissimiiiiiiiii
Buongiorno a tutti, grande Luis Alberto e sempre….FORZA LAZIO!!!!!!
Luis Alberto?⚪????
Grande Luis e grande Lazio!
Bastos 6,5/7.
Bravi ragazzi siete l’onore del nostro calcio avanti sempre così con l’aquila sul petto e grande e forza Lazio ????❤️❤️❤️
I giudizi delle pagelle li trovo pressoché perfetti complimenti per la precisione e la fantasia
grazie giovannaaa 🙂