
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Badelj ha raccontato il suo ritorno a Firenze dopo l’anno negativo con la Lazio. Ecco alcuni estratti.
Oggi sulla Gazzetta dello Sport un intervista a Milan Badelj svela alcuni retroscenza dell’ex di giornata. Dopo l’anno negativo passato alla Lazio una stagione fa è tornato a Firenze per rigenerarsi e sembra aver ritrovato la sua dimensione.
Questi alcuni estratti delle sue dichiarazioni. A cominciare dalla storia con i biancocelesti, che non non ha funzionato.
“È stata soprattutto colpa mia. È stato tutto faticoso fin dal primo giorno. Io venivo dalla finale mondiale, era appena nato mio figlio Jona Davide e avevo fatto appena dieci giorni di vacanza. In più cambiavo città, squadra, mondo. Ho faticato”.
“Per come gioca la Lazio è più adatto Lucas Leiva del sottoscritto. È più incontrista, ha più fisicità”.
E così oggi Milan torna ad essere un rivale per gli uomini di Inzaghi. L’uomo più temibile, comunque, è sempre lo stesso:
“Milinkovic-Savic può risolvere la partita con un colpo. Correa nell’uno contro uno è micidiale. Ma se Ciro Immobile sta bene, parti sempre 1 a 0. Bisogna avere grande rispetto per la Lazio”.
Parlando della Fiorentina, c’è un uomo nuovo quest’anno che ha portato il suo carisma e la sua grande esperienza nello spogliatoio viola.
“Frank Ribery non è un leader perché dribbla tre avversari in un secondo o in mezzo metro. È un leader perché dopo aver lasciato il Bayern e otto anni di Germania è arrivato dentro lo spogliatoio e in trenta minuti era in sintonia con tutti i giocatori. Questo è essere leader”.
Leggi anche:

Il tuo flop é solo colpa di inzaghi, stasera feagkielo vedere
Ma se sei un gran pippone