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Luis Alberto si racconta a Marca: “Il momento migliore della mia carriera!”

Una Lazio a tinte blaugrana con Luis Alberto e Patric

Il numero 10 della Lazio ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano del suo Paese, dopo la convocazione in Nazionale: “Sognavo questa chiamata”

Ha ripreso in mano la Lazio, ora si riprende anche la Spagna: Luis Alberto sta vivendo un momento straordinario: sforna assist a profusione (solo De Bruyne meglio di lui nei top 5 campionati europei) e si gode la convocazione con la Roja.

Un traguardo, quello del ritorno in nazionale a distanza di quasi due anni, che ha incuriosito Marca: il quotidiano iberico ha pubblicato una lunga intervista con il numero 10 biancoceleste.

Si parte dalla chiamata del ct Robert Moreno:

“Speravo di tornare con la Spagna. Sapevo che, se fossi stato bene, il ct mi avrebbe concesso un’opportunità… ed eccomi qui. Dopo un anno complicato a livello personale, in questo inizio di stagione sta andando tutto a meraviglia. Sono felicissimo per me e per tutti quelli che mi sono vicini”.

“A Roma ho trovato la tranquillità”

Luis torna con la mente allo scorso anno, quando sembrava aver smarrito il tocco magico:

“Non sono riuscito a svolgere la preparazione per colpa della pubalgia e i problemi che mi portavo dietro agli adduttori. Non stavo bene. Ho cominciato al 20% e ho giocato tutto l’anno infortunato. La gente non sapeva cosa stessi passando e ho dovuto convivere con le critiche. Quest’estate non ho mai smesso di lavorare per poter tornare al 100% e il cambio è stato radicale. Forse questo potrebbe essere il momento migliore da quando gioco a calcio”.

Dopo tanto girovagare tra Liga e Premier League, nella Lazio ha messo le radici:

“A Roma ho trovato la tranquillità. Sono felice qui, insieme alla mia famiglia. E ho l’opportunità di giocare con continuità, di puntare a vincere trofei e giocare in Europa”.

Merito anche di Simone Inzaghi:

“Il mister mi ha concesso continuità e fiducia. In questa ultima stagione mi ha arretrato per avere più libertà e spazio con giocare la palla. Vuole che io sia più protagonista e sta andando tutto bene sia per me che per la squadra”.

“Mai stato a questi livelli, mi sento protagonista”

Insomma, il periodo in cui aveva pensato di smettere di giocare sembra ormai far parte di una vita passata:

“Vedevo tutto nero, però grazie al lavoro, alla maturità e a una mentalità diversa sono riuscito a superare quel momento negativo. Sono una persona diversa”.

Un momento superato anche grazie alla collaborazione con il mental coach Juan Carlos Campillo:

“Adesso ci lavoro un po’ di meno. Non ho bisogno di un lavoro continuativo, però mi dà sempre consigli per farmi migliorare. Lavoro anche con il fisioterapista Ruben Pons e con un preparatore personale, Pablo, così da stare sempre al massimo. E si vede”.

Il riscatto di Luis Alberto comincia dal lavoro meticoloso e quotidiano:

“Ho capito che dovevo prendere maggiore cura del mio fisico. Ho iniziato a lavorare per prevenire gli infortuni e sopportare meglio i carichi delle partite. Ogni giorno svolgo esercizi sulla forza. Sono diventato più potente, ma devo continuare così per mantenere questo livello. La chiamata della nazionale è un premio per tutto questo sforzo”.

Ecco allora che il Mago non ha dubbi:

“A questi livelli di gioco, non ci sono arrivato neanche quando la Spagna mi ha chiamato per la prima volta (nel novembre 2017, ndr). All’epoca non avevo la sicurezza che avverto adesso. Non mi sentivo così protagonista, non avevo questa fiducia”.

“Vogliamo finalmente la Champions, la mentalità è cambiata”

Marca gli fa notare come la Lazio sia la squadra che, negli ultimi anni, abbia vinto più titoli dopo la Juventus:

“E quest’anno torneremo ad affrontare proprio la Juve in Supercoppa. L’obiettivo principale, in ogni caso, è quello che abbiamo mancato nelle ultime due stagioni: entrare in Champions. È il desiderio del club e anche il nostro. Il gruppo è lo stesso, ma è cambiata la mentalità: siamo convinti di quello che facciamo. I giovani sono cresciuti e non commettiamo gli errori ingenui del passato”.

Oltre al numero 10, il quotidiano spagnolo loda anche l’inizio di stagione di Milinkovic e Immobile:

“Anche Sergej ha avuto un piccolo calo lo scorso anno, ora sta tornando al suo livello. Ciro sta segnando i gol che speravamo. E poi ci sono il Tucu Correa, Caicedo… sono tutti fondamentali”.

I rumors estivi sul Siviglia

E pensare che, in estate, Luis Alberto sembrava poter tornare al Siviglia, la squadra dove è cresciuto e che porta da sempre nel cuore:

“Si è fatto maggior rumore di quanto sia successo davvero. Il Siviglia non poteva soddisfare la richiesta che faceva la Lazio”.

L’ultima battuta è sulla passione per Fifa:

“Sono peggio con le mani che con i piedi! Nella nuova edizione mi troverete nella Spagna? Lo spero!”.

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