Lazio, Luis Alberto si togie qualche sassolino dalla scarpa al termine della finale di Coppa Italia che ha risollevato una stagione critica
Con il sorriso di chi ha appena vinto un altro trofeo con la maglia della Lazio, Luis Alberto interviene ai microfoni delle emittenti spagnole Radio Onda Cero e As TV.
“Una stagione complicata per me. Anche in finale ho dovuto giocare con un’infiltrazione e per questo sono uscito. Sono contentissimo del trofeo e la presenza nella prossima Europa League.”
E continua il centrocampista dalle doti magiche prendendo anche le difese di mister Simone Inzaghi:
“Questo gruppo lo meritava e anche il mister che ha subito critiche gratuite assolutamente immotivate. Sono felice soprattutto per lui perchè ha dato tutto se stesso.
Abbiamo avuto merito doppio perchè la Juve in Italia vince tutto e noi gli abbiamo tolto due trofei negli ultimi due anni. La Juve è fortissima ma siamo riusciti a strappargli la Supercoppa in finale lo scorso anno.”
In merito all’avversaria di ieri sera, Luis Alberto non si dice d’accordo sul fatto che siano una rivelazione dal momento che già da alcuni anni raggiungono buoni risultati esprimendo un bel gioco.
“L’Atalanta non è una rivelazione, da tre anni fanno bene, è una squadra che mi piace perchè gioca all’attacco e giocano come fratelli. Un gruppo unito che andrà lontano.
Oggi non hanno vinto e io sono contento (ride). Gli auguri di andare in finale“.
E in merito al suo futuro…
“é stato un anno duro per me e la mia famiglia, soprattutto quando i risultati non arrivano. Quando andava bene ero un fenomeno, quando le cose non giravano dovevo andare via. Questo infastidisce perchè la gente non capisce quanto noi soffriamo questa pressione continua.
Ora sono felice e voglio godermi questa vittoria. Andiamo a festeggiare con i miei compagni e poi vedremo a luglio. Festeggerò con mia moglie, i miei figli, i miei genitori e i miei amici che sono qui con me“.
Infine si augura che il Siviglia, sua squadra del cuore, possa raggiungere la Champions League nonostante la sua difficile posizione in classifica.