La Lazio e la finale di Coppa Italia: il Corriere dello Sport analizza le possibili mosse di Simone Inzaghi e i motivi per essere fiduciosi
Una finale per salvare la stagione: la Lazio si avvicina all’appuntamento del 15 maggio con due consapevolezze. La prima è che la Coppa Italia potrebbe essere l’unico viatico per conquistare un posto in Europa. La seconda è che la gara di campionato persa con l’Atalanta dovrà servire per non ripetere gli stessi errori.
Il Corriere dello Sport analizza allora i fattori per cui essere ottimisti in vista della finale e le chiavi su cui insistere per neutralizzare i bergamaschi.
La reazione
È proprio nei momenti di maggiore difficoltà che i biancocelesti hanno dimostrato di saper rialzarsi. Lo ha sottolineato anche Marco Parolo nel post partita di domenica, è un mantra per tutto l’ambiente laziale: la squadra crolla quando pensa di essere arrivata, tira fuori le unghie quando il terreno sta per cedere.
Le certezze
Lo stesso Parolo rappresenta uno degli aspetti più positivi per Inzaghi: dopo un periodo in cui ha ricaricato le pile, Marco è tornato a esprimersi ai livelli tradizionali. L’altro sorriso arriva da Bastos: l’angolano si trova benissimo accanto ad Acerbi, anche contro l’Atalanta è stato tra i giocatori più apprezzabili.
La chiave
C’è un’altra certezza: Inzaghi deve cambiare qualcosa del suo piano tattico per battere la squadra di Gasperini. Soprattutto, dovrà evitare che Leiva soffra di nuovo la trappola “Papu”: Gomez trascinava sistematicamente il brasiliano lontano dalla sua tradizionale zona di competenza.
I recuperi
Lulic ci sarà, Radu probabilmente e Milinkovic ci spera: tre big, tre “innesti” che Inzaghi spera di poter utilizzare in blocco per la finale del 15 maggio.
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