La consigliera Dem al Comune capitolino, ex M5S, si è espressa in merito alle criticità dello Stadio della Roma
Cristina Grancio, consigliera Dem al Comune di Roma, ex M5S, è intervenuta nella trasmissione “Cosa succede in città” di Radio Cusano Campus per fare il punto sullo Stadio della Roma:
Ai tifosi:
“Ai romanisti dico non fatevi prendere in giro, lo stadio non sarà della Roma ma una società di cartolarizzazione con sede in Delaware (Usa) paradiso fiscale di cui nulla si sa. Anche questa è una delle illegittimità. La legge sugli stadi non è stata fatta perché la proprietaria dello stadio debba essere una società di cartolarizzazione, la proprietaria deve essere la Roma che invece diventa l’affittuaria. Tutte queste situazioni dovrebbe far riflettere il tifoso romanista. Lo stadio è stato è stato strumentalizzato”.
Su Tor di Valle:
“Dare uno stop definitivo a questo scempio a Tor di Valle e dare la possibilità all’Amministrazione capitolina di scegliere un’altra area, anche propria. E non bisogna per forza utilizzare la legge sugli stadio”.
Annullamento del pubblico interesse dello Stadio della Roma e conseguenze.
“L’annullamento è previsto per delle illegittimità presenti nel testo degli atti che sono definiti ‘autorizzatori’. Siccome l’Avvocatura aveva rilevato delle anomalie sulla legittimità di questi atti allora l’annullamento era percorribile. E’ inevitabile che la Roma impugni il provvedimento, lo dice lo stessa Avvocatura. Occorre che nel provvedimento ci siano situazioni dichiarate di illegittimità e non fantasie, affinché quel provvedimento possa resistere a un’impugnazione della società. Nella delibera non ho messo qualcosa che Grancio e Fassina si sono inventati. Sono delle illegittimità riscontrate dall’Avvocatura e quindi mi sento di portare avanti questa delibera”.