
Lazio, il portavoce del club definisce “improvvida” la decisione di Virginia Raggi.
Il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, prende posizione nell’ambito delle polemiche nate per la presenza di Virginia Raggi all’inaugurazione della nuova sede della Roma.
La sindaca capitolina, nella serata di ieri, è stata ospite della cerimonia organizzata in casa giallorossa. Insieme a lei, anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. In particolare, a suscitare molte critiche tra i tifosi biancocelesti, è stato il post pubblicato dall’account Instagram ufficiale della sindaca: nella didascalia delle foto, si afferma come la nuova sede segni simbolicamente “un rapporto ancora più stretto tra Roma, tifosi e squadra”.
L’episodio della maglia proposta per il figlio
Il mondo Lazio ha accolto negativamente queste parole: in tanti hanno ricordato l’episodio del settembre 2016, quando il club biancoceleste espresse il desiderio di regalare al figlio – e grande aquilotto – di Virginia Raggi una maglia della sua squadra del cuore. Allora, spiegò Diaconale, il Campidoglio declinò “ritenendo doveroso mantenere l’imparzialità calcistica”.
“Comportamento istituzionalmente improvvido”
Oggi è lo stesso portavoce biancoceleste a riprendere la parola, ai microfoni di Lazio Style Radio. Ecco il suo intervento:
“Sono stato sollecitato da innumerevoli richieste in merito all’inaugurazione della nuova sede della Roma che si è tenuta ieri, alla quale hanno partecipato il Premier Giuseppe Conte e la Sindaca Virginia Raggi. Il Presidente del Consiglio ha manifestato la sua simpatia per i colori giallorossi a tale evento. Alla vigilia di un derby che si preannuncia importante, considerando che potrebbe essere decisivo per il quarto posto e per la stagione dei due Club, mi sembra istituzionalmente improvvido il comportamento del Presidente del Consiglio e della Sindaca Raggi. Quest’ultima è stata più volte invitata a visitare il Centro Sportivo di Formello sapendo che ha un figlio laziale”
“Non vorrei che rispecchi una scala gerarchica rispetto alle due squadre”
Diaconale prosegue così:
“Finora non abbiamo mai avuto il piacere di incontrarla a causa di suoi impegni. Non vorrei che quanto accaduto rispecchi, oltre che uno sgarbo nei confronti dei tifosi della Lazio, che vivono nella stessa città della Sindaca e del Presidente Consiglio, una scala gerarchica nelle istituzioni rispetto alle due squadre delle Capitale, un trattamento che non sarebbe comprensibile e accettabile. Si è trattato probabilmente di un errore che, però, ha suscitato l’irritazione di quella parte della città di Roma che è legata i colori biancocelesti”. Per leggere il resto dell’intervento di Diaconale, rimandiamo al sito ufficiale biancoceleste.
