Luis Alberto e la sfida al “suo” Siviglia: “Non vedo l’ora”. Leggi le sue parole in patria
Il derby del cuore di Luis Alberto. Il trequartista della Lazio non vede l’ora di affrontare il Siviglia, il “suo” Siviglia. Già, perché il numero 10 biancoceleste è nato a San José del Valle, a poco più di 100 chilometri dal capoluogo andaluso.
Tutto parte da Siviglia e dal Siviglia
E nei Nervionenses – così sono soprannominati i giocatori locali – Luis Alberto è cresciuto calcisticamente: prima di approdare nella cantera del Barcellona, infatti, il talento spagnolo ha indossato la maglia del Siviglia Atletico (la formazione B) e poi delle giovanili del club biancorosso. Giovedì troverà il suo passato sulla strada dell’Europa League. Un match affascinante e dai tantissimi significati per il funambolo laziale, come spiegato da lui stesso ai microfoni di Estadio Deportivo.
“Ho voglia di giocare nel Sanchez-Pizjuan”
In patria, Luis racconta le proprie emozioni nello sfidare la sua squadra del cuore: “Me lo sentivo che avremmo affrontato il Siviglia. All’80% almeno: l’altro 20% lo riservavo al Betis. Insomma, sapevo che sarei tornato lì. Ho voglia di giocare al Sanchez-Pizjuan, era la mia casa. Lì troverà tutta la mia famiglia, i miei amici. Una motivazione in più, di cui devo approfittare in questo momento della carriera”.
Il numero 10 “presenta” il Siviglia
Secondo Luis Alberto, il Siviglia “è una squadra molto simile alla Lazio, ha un centrocampo forte. Se stanno bene i vari Banega, Sarabia e Vazquez, girano tutti meglio. Sono una delle migliori squadre d’Europa, ma noi abbiamo una grande fame di andare avanti”.
Sul suo momento
Il trequartista della Lazio parla anche del suo momento attuale: “Ho capito che dovevo dare di più. Ora le cose vanno meglio, ma posso ancora migliorare e soprattutto continuare a divertirmi. Del resto, questo era il mio sogno da bambino”.