La formazione titolare della Lazio di Inzaghi si può recitare a memoria e sembra di tornare indietro al fascino del calcio dei sogni
Ci sono formazioni che hanno fatto la storia e che probabilmente qualunque appassionato di calcio conosce a memoria a prescindere dal tifo del cuore. Oggi la Lazio di Inzaghi può aggiungersi a quelle formazioni storiche.
Non sarà necessario vincere lo scudetto ma gli 11 che ogni domenica scendono in campo con la maglia della Lazio ormai si conoscono a memoria. Come i campioni di Maestrelli del ’74 o gli 11 bianconeri con Zoff in porta o ancora gli 11 granata. Era un altro calcio, diverso da quello moderno, intriso di poesia.
Oggi imparare a memoria una formazione tipo è impossibile perchè è il tempo dei turnover, dei numeri personalizzati e delle rose allargate. La stessa Lazio di Eriksson viveva di diversi ballottaggi come ricordato dalla rassegna stampa del Corriere dello Sport: in difesa tra Mihajlovic e Couto o a centrocampo tra Stankovic e Veron.
La Lazio di Inzaghi ha il fascino del vecchio calcio: quello degli 11 ripetuti a memoria ancora e ancora.