Antonietta Castiello, centrocampista e capitana della Lazio Women, è intervenuta ai microfoni ufficiali del club capitolino per parlare di come ha vissuto, insieme alle sue compagne di squadra, questa stagione con la maglia biancoceleste, da neopromossa in Serie A, e di come vuole affrontare questo finale di stagione, visto che, in realtà, le aquilotte hanno conquistato, nell’ultimo turno di campionato, la permanenza nella massima categoria per la prossima stagione.
Infatti nello scorso weekend, oltre alla sconfitta casalinga della Lazio contro il Como, c’è stato anche (e soprattutto) un pareggio a Genova tra Sampdoria e Napoli, rispettivamente ultima e penultima in classifica. Di conseguenza, con le rimanenti giornate di campionato e gli attuali punti in classifica che hanno il club blucerchiato e quello partenopeo (che dovranno affrontarsi nuovamente a fine aprile, nel girone di ritorno della Poule Salvezza), Sampdoria e Napoli non hanno più alcuna possibilità di superare la Lazio e di relegarla all’ultimo posto, che vale appunto la retrocessione in Serie B. Perciò, da adesso fino alla fine della stagione, la lotta salvezza non riguarderà più le biancocelesti.
Ecco le dichiarazioni di Castiello:
“Ottenere la salvezza con sei giornate d’anticipo è stato un ottimo lavoro da parte della squadra ma anche dello staff e della società. Per quello che abbiamo costruito in campo, miravamo più in alto, anche se l’obiettivo stagionale era questo. Ripartiamo non più da neopromosse ma puntando a qualcosa in più. A livello di struttura chi arriva qui (a Formello) rimane meravigliato. Solo la Lazio penso ce l’ha, direttore e presidente sono molto presenti e li ringraziamo”.
“Il primo gol in Serie A? Non lo dimenticherò mai, era al derby e dunque molto sentito da parte mia e poi perché era un giorno speciale. La doppietta a Napoli è arrivata dopo un periodo mio di assenza in campo e quindi ho in qualche modo dato una risposta al mister”.
“Il gruppo? All’inizio sembra tutto perfetto, nell’arco dell’anno capisci che ci sono personalità da gestire. Il mio input da capitano e quello di trovare un equilibrio, ci sta ogni tanto uno scontro ma siamo unite verso l’obiettivo. Per me Le Bihan a livello mentale e caratteriale e calcistico è un esempio e si è capito dal ritiro, Connolly parla poco ma si fa sentire in campo. Io posso solo far capire quando valore ha la Lazio e cosa significa indossare questa maglia, finché riesco significa che sto facendo bene il mio lavoro”.
“Inizio difficoltoso? E’ vero che abbiamo raccolto poco all’inizio, ma abbiamo improntato il nostro gioco fin dall’inizio. E abbiamo continuato nonostante qualche risultato meno positivo. Tutti i mister che incontri danno la mano a Grassadonia e poi dicono che siamo la squadra che gioca meglio e che ha improntato il suo gioco dopo la prima giornata”.
“La partita con l’Inter? Quando Piemonte riesce a fare gran parte della partita da sola, è un valore aggiunto. Ci siamo ripresi i gol che non abbiamo fatto all’inizio. Le diciamo sempre che, quando si gira, è devastante. E’ la Piemonte che tutti conosciamo. Con quella struttura ha un punto in più rispetto alle altre”.
“La sconfitta contro il Como? Ci ha lasciato l’amaro in bocca, anche se ci stanno gli scivoloni. Potevamo essere più cattive sotto porta. Ripartiamo da Sassuolo, vogliamo prenderci non tre ma sei punti, visto che abbiamo perso contro il Como”.
“E’ cresciuto il calcio femminile in Italia? Se penso al mio percorso, dico che abbiamo fatto passi da gigante: fino a 14 anni ho giocato con i ragazzi. Adesso le bambine che alleni o che vai a vedere capiscono che c’è possibilità di avere un futuro nel calcio. Questa è la fotografia che sta crescendo il movimento. Il fatto che in Nazionale ci siano alcune nostre ragazze è motivo d’orgoglio: meritiamo tutte un grande palcoscenico come quello azzurro. Appena è uscito l’album, dal giornalaio era tutto finito. Abbiamo dato una grande risposta mediatica”.
“Ora c’è consapevolezza da parte nostra? Credo che con nessuna squadra siamo state sottomesse, questa la forza del gruppo e della donna in generale. Se mi ricordo c’è stato anche l’amaro in bocca con la Roma per il 2 a 2 ed eravamo appena arrivate dalla Serie B. Anche contro la Juve abbiamo dimostrato di saper giocare a calcio. Abbiamo dato un’impronta importante, chiunque affronterai il prossimo anno saprà che è la Lazio e non la ‘Lazio neopromossa’”.
“L’incontro con l’On. Semenzato? Un onore, è una figura importante per le donne e se vuole tornare l’aspettiamo a braccia aperte. È stata colpita da noi e dalla struttura quindi penso che vorrà tornare. Violenza sulle donne? Spero che non arrivino più notizie che non vogliamo sentire, spero che diventi normale trattare la donna come tale”.