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Lazio, Sarri in conferenza: “Dobbiamo toglierci certi difetti. Mi piacerebbe rimanere qui a lungo”

Lazio, le parole del tecnico alla vigilia della gara col Genoa.

E’ già tempo di Serie A: domani sera la Lazio ospiterà il Genoa all’Olimpico nelle diciottesima giornata di campionato. Oggi il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri è intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia, che è stata ricca di spunti interessanti. Queste le sue dichiarazioni:

Discorso Lotito ai giocatori? “La squadra ha un buon livello di applicazione. Non ha bisogno di recepire alcun messaggio. Noi abbiamo il problema delle partite ravvicinate, soprattutto dopo quelle europee, ma le colpe sono nostre. Dopo le partite di Europa League abbiamo una media molto più bassa rispetto a tutte le altre partite. Questo è il nostro limite da superare ed è la differenza tra la squadra forte e la squadra normale. La squadra forte riesce anche in condizioni precarie a strappare uno 0-0 o vincere 1-0 non meritando, noi invece arriviamo completamente scarichi. La squadra, in realtà, si allena bene”.

Cosa vogliamo costruire? “Noi vogliamo costruire una squadra giovane che cresca facendo un percorso. Dove possa portarci non lo sa nessuno, ma secondo noi è la strada più percorribile per la nostra dimensione”.

Cosa mi aspetto contro il Genoa e il Venezia? “Che si giochino. Abbiamo perso delle partite per non aver giocato. Mi aspetto che la squadra vinca togliendosi i difetti che ha. La classifica migliora solo se ci togliamo questi difetti”.

L‘umore della squadra? “Abbiamo parlato di un problema, che è inconscio: nessuno vuole arrivare scarico alla partita. Dopo il giovedì europeo, nessuno arriva completamente carico: basta guardare i risultati, è un’ecatombe. Però la capacità di tirare fuori punti in situazioni difficili è la differenza con le squadre forti. Noi non l’abbiamo dimostrato”.

Come stanno Luis Alberto, Pedro e Zaccagni? “Ieri hanno fatto tutto l’allenamento tutti e tre. Sembrano tutti e tre in fase di risoluzione”.

Olimpico vuoto? “E’ una diretta conseguenza di ciò che facciamo in campo. Se miglioriamo, si riempie”.

Non voglio guardare la classifica? “Non so nemmeno dove siamo, aggiornatemi”.

Champions? “Non esageriamo: la Lazio ha fatto la Champions un anno in un momento storico in cui non c’erano né Inter né Milan. Ha raggiunto questo obiettivo quando non c’erano loro. Adesso, se rapporti agli ultimi due anni, la situazione è più complicata. Quindi gli obiettivi della Lazio vanno ben definiti”.

Porto? “Nel dettaglio non te la posso descrivere, però abbiamo preso una delle squadre più forti, anche se era difficile che fosse debole visto il regolamento attuale di Europa League”.

Giocatori? “Chi sta facendo molto bene è Pedro, Zaccagni e Basic, cioè i nuovi arrivati. Invece chi già c’era era abituato a fare altro, soprattutto i difensori. Forse venendo da fuori il cambiamento è più assorbibile”.

A livello di gioco cosa pretendo? “Il gioco è figlio della determinazione, non ho mai visto una squadra poco attivata fare la partita. Bisogna ripartire da lì, quando il livello di attivazione è basso non ho mai visto una squadra funzionare”.

Parole Lotito su di me? “Anche a Napoli ho ricevuto le stesse attenzioni. Lì è stato tutto più veloce. Però, per le stesse ragioni, ho già detto che sto bene qui e che mi piacerebbe rimanerci a lungo”.

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ANTONIO
ANTONIO
2 anni fa

La programmazione? Non c’è mai stata. Il lato sportivo è il lato b. Il lato mercantile il l ato a. I risultati sportivi accidentali.

Val
Val
2 anni fa

Cosa vogliamo costruire? “Noi vogliamo costruire una squadra giovane che cresca facendo un percorso. Dove possa portarci non lo sa nessuno, ma secondo noi è la strada più percorribile per la nostra dimensione”.

Ecco la tanto decantata programmazione.

@Magic: chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che perde (Milinkovic) e non sa quello che trova (Muriqi).

Comunque Milinkovic fa bene, in caso, ad andarsene visto il mobbing Lotitesco.
In caso avvenisse, non caschiamoci a definire pure lui traditore, mercenario e tutto il corollario vario proveniente dal narcisista ferito.

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