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Torino, Giampaolo: “Ci aspettano tre partite importanti”

Marco Giampaolo

Torino, il tecnico granata ha parlato a Torino Chanel alle domande dei giornalista, in vista della partita la Lazio.

La situazione di incertezza prosegue.
Non fa più notizia, di volta in volta bisogna riorganizzarsi anche all’ultimo minuto. Non posso pensare a cosa succederà domani, ma programmare il lavoro giorno per giorno.

Anche Cairo positivo: qual è il suo messaggio?
Gli facciamo gli auguri di pronta guarigione: siamo stati a contatto nell’ultimo periodo, seppur rispettando il distanziamento. E anche questo rientra nei casi di cui parlavo prima.

Quali difficoltà domani?
Ci sono sempre, in ogni partita, ma mi aspetto di mettere un mattone sopra l’altro: non dieci, ma almeno uno, per garantirci una risalita costante e a piccoli passi. La squadra ha bisogno di uno step alla volta per ritrovare fiducia e autostima.

Come ha visto Milinkovic-Savic?
Il nostro titolare è Sirigu, ma ho fiducia in tutti gli altri portieri: sono tranquillo, ho quattro portieri che si allenano bene. Vanja ha caratteristiche specifiche, Sirigu altre e così via. Ma il titolare è Salvatore, poi come ho detto il campionato è lungo e chissà cosa succede.

La coppa può essere una svolta?
Abbiamo bisogno di ogni cosa per rinforzare e consolidare gli aspetti mentali. Il calcio non è solo tecnica, ma anche condizione mentale, che determina positivamente o negativamente tutti gli altri ambiti. Anche le piccole cose possono farci bene, come il successo in coppa Italia.

Lazio, Crotone, Genoa: che settimana sarà?
E’ un passaggio importante, abbiamo tre partite ed è uno snodo per il presente e per il futuro.

Non ha la sensazione che il miglior quarto d’ora della stagione sia stato a Reggio Emilia con la difesa a cinque?
No, perché con quel modulo ci siamo abbassati troppo. Abbiamo fatto due gol in contropiede e subito due gol in area, l’equazione non è quella: a me piace correre in avanti e difendere il meno possibile vicino alla porta.

Qual è il ruolo ideale per Verdi?
In uno dei ruoli offensivi, ora siamo privi di Zaza e Millico e quindi deve adattarsi. Con le sue caratteristiche può fare tutto. In questo momento ha fatto un certo tipo di gara a Sassuolo, ma ricoprirà uno dei ruoli offensivi.

Che risposte ha avuto da Lukic? Può essere il trequartista il suo ruolo?
Mi piace molto, lo reputo universale e può giocare a trequarti o mezzala. Ci garantisce grandi cose come trequartista, ma va tutto contestualizzato e sono valutazioni da fare di volta in volta.

Meité può giocare davanti alla difesa?
Sta crescendo, ha grandi qualità tecniche e fisiche. Deve ancora definirsi e capire qual è la sua strada, ma ha tante qualità. Il ruolo di play lo devi avere dentro, devi mantenere gli equilibri, è un ruolo più tattico. Bisognerebbe lavorarci in maniera specifica. Far girare un giocatore in più ruoli è figlio del fatto che siamo contati, ma non mi piace.

Come mai cambia così tanto in difesa?
Sono tutti affidabili e sullo stesso piano, sceglierò di partita in partita e stanno fuori quattro che si meriterebbero di giocare. Valuterò in base alle partite e all’avversario. Ho otto o nove difensori che si equivalgono.

Dove state migliorando e quanto manca per il calcio che vuole?
Dobbiamo migliorare sotto tanti aspetti, io devo capire qual è la necessità della squadra. Poi per i pizzi e i merletti ci penseremo. Dobbiamo capire le cose che possono esaltare i giocatori, ma i ragazzi lavorano bene. Siamo migliorati sul possesso, ma dobbiamo fare più passaggi e correre in avanti, oltre a non subire contropiedi. Ci sono tanti aspetti da migliorare, ma non ci manca l’applicazione.

Cosa vuol dire “che tipo di corse fare”?
Dobbiamo correre in avanti, non indietro. E devi capire quando lo devi fare. Ma questo è un pensiero collettivo: o si corre in sei avanti, o si corre in sei indietro.

Singo è affidabile anche dal primo minuto? Può essere adattato a sinistra?
Primo o subentrante, non cambia nulla. Ha grandi qualità e prospettive, in futuro può essere un grande patrimonio del Toro. Solo avessi i tre mancini infortunati, lo metterei di là: Singo e Vojvoda stanno a destra. E questo rientra nel contesto della specificità dei ruoli, non si penso nemmeno a metterlo a sinistra.

Il calcio è musica, ha sempre detto lei: qual è lo spartito del Toro?
Dobbiamo leggere tutte le situazioni insieme, la musica rappresenta i tempi. Mi riferisco alla capacità di scandire il tempo in maniera ritmica. Tempo e spazio, mi riferisco a questo.

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