Quattro anni alla Lazio, 118 presenze e 33 gol con l’aquila sul petto: il periodo di Hernanes in biancoceleste è stato indimenticabile, coronando il tutto con la vittoria della Coppa Italia vinta contro la Roma il 26 maggio 2013. Il Profeta è tutt’ora molto amato fra i tifosi e anche il brasiliano non ha mai dimenticato: l’ex centrocampista ha parlato proprio di quel periodo e soprattutto sull’addio in lacrime. Ecco cos’ha raccontato ai microfoni di chiamarsibomber.com.
Hernanes sull’arrivo alla Lazio
“Tare è venuto in Brasile per intavolare la trattativa e quello fu il mio primo contatto con la Lazio. Fin da subito c’è stata intesa tra noi e, quando sono arrivato a Roma, mi sono sentito a casa. L’approccio è stato molto positivo, credevo che non mi conoscesse nessuno ma, fin dall’inizio, sono stato accolto con grande calore dai tifosi. La gente mi salutava per le strade chiamandomi “Profeta” e mi sono sentito subito parte di quell’ambiente”.
Hernanes e il rapporto con Lotito
“Lotito è una persona molto intelligente. Sembra che viva un po’ nel suo mondo ma in lui ho trovato sincerità, saggezza, capacità imprenditoriale e competenza calcistica. È un personaggio molto particolare, è divertente e mi faceva sempre ridere. Lo adoro”.
“Ho vissuto quella partita con molta tensione: c’era la paura di perdere ma sapevo che se avessimo vinto saremmo entrati nella storia e nel cuore dei tifosi. La settimana prima ci siamo allenati a Norcia, lontani da tutti, e questo ha rafforzato la concentrazione e l’adrenalina in vista del match. La vittoria della Coppa Italia nel derby è stata una gioia incredibile e, ancora oggi, i tifosi ricordano quel momento e ci ringraziano a distanza di dodici anni: è stato un momento storico”.
L’addio alla Lazio in lacrime
“A Roma sono stato benissimo, mi sono sempre sentito a casa e il cuore non voleva lasciare la Lazio. La testa, però, mi diceva che era il momento di provare altre esperienze. Ero molto combattuto, ma avevo degli obiettivi in testa e ho accettato quella proposta per mettermi in gioco e provare a raggiungerli”.
C’è un Hernanes nel calcio di oggi?
“Io ero un giocatore particolare, ero uno dei più lenti in assoluto anche se magari non sembrava. Nel calcio di oggi, se non hai il passo e il giusto dinamismo fai fatica. Oggi diventa difficile trovare giocatori con le mie caratteristiche: lenti, poco fisici e con buona tecnica. Nel calcio moderno non ci sarebbe spazio per un Hernanes”.
Hernanes e la Lazio di Baroni
“Inizialmente la Lazio ha sorpreso tutti e sembrava che potesse fare qualcosa di inaspettato. Poi gradualmente la squadra è calata alla luce di una stagione lunga e impegnativa, ma in questo finale di stagione è ancora in corsa per la Champions League. Magari c’è un po’ di rammarico, perché all’inizio c’era la percezione che potesse fare qualcosa in più, ma sicuramente la stagione è stata positiva”.
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Se vabbe ci ha pure fatto una doppietta quando era all’inter e sembrava che aveva vinto la Champions
I sorrdi e basta…
Non credo più a queste chiacchiere,stranamente è andato alla Juve
Chiacchierone!!