Lazio Women, Benoît: “Super felice di essere qui e spero tanto di…”

L’intervista della regista biancoceleste ai nostri microfoni

Benoit Lazio Women

Dopo una stagione dura, difficoltosa e disputata da neo promossa, la Lazio Women ha chiuso il campionato al sesto posto ed è arrivata ai quarti di finale di Coppa Italia (quasi riuscendo ad eliminare la Juventus). Nella prima parte di stagione in cui le biancocelesti, nonostante le prestazioni di livello, non riuscivano a fare risultato e hanno anche vissuto momenti di scoramento. Mentre, nella seconda parte di stagione, a partire dalla vittoria casalinga del 14 dicembre 2024 contro il Milan per 2-0,  le aquilotte sono riuscite a sbloccarsi. Da quel momento, con l’inizio del 2025, sono arrivate altre 10 vittorie, 1 pareggio (quello del 4-4 contro l’Inter, con una straordinaria doppia rimonta biancoceleste, grazie alla quadripletta di Martina Piemonte) e 2 sole sconfitte, in modo tale da chiudere il campionato in chiara ed evidente crescita.

Questi risultati, contornati da dati statistici molto importanti, sia a livello individuale che collettivo, sono stati possibili solo grazie ad un lavoro costante e tenace, portato avanti da tutta la squadra biancoceleste, anche nei momenti di difficoltà. Infatti sono state in grado di mettersi in risalto non solo le calciatrici titolari, ma anche chi ha avuto meno spazio per giocare, grazie al contesto favorevole in cui si trovava, anche in termini di bel gioco che la squadra capitolina ha espresso sul campo. Fra quest’ultime c’è anche una delle ultime arrivate: Alice Benoît, centrocampista classe ’96, arrivata alla Lazio a gennaio dalla Sampdoria (scambio alla pari con Sofia Colombo, che è passata in blucerchiato durante la sessione invernale di mercato). Benoît è una calciatrice ambidestra, dotata di una grande tecnica e di una notevole visione di gioco, tant’è che mister Grassadonia, ogni volta che l’ha schierata in campo (anche dal 1’), le ha sempre affidato la regia del centrocampo biancoceleste, che ha puntualmente guidato con ordine e qualità.

La regista francese della squadra capitolina si è raccontata ai nostri microfoni. Dai suoi primi anni di carriera in Francia, dove ha anche militato per due anni nel Paris FC (big del calcio femminile francese), fino ad arrivare a questi ultimi mesi in maglia biancoceleste e non solo.

Alice, come è nata la tua passione per il calcio? Come hai vissuto i tuoi esordi da giovanissima? Chi sono (o sono stati) i tuoi idoli sia come calciatore che come calciatrice?

“Ho iniziato a 7 anni, giocando con i maschi a scuola perché, nella mia famiglia, nessuno giocava a calcio. Quindi è stato proprio un caso, sono andata a provare e da lì non ho mai smesso. Con i maschi ho giocato fino a 14 anni, poi sono andata a giocare con le ragazze. Come idolo, mi piace Thiago Motta come calciatore: quando giocava nel Psg, con Verratti e Matuidi a centrocampo, era bellissimo. Non ho avuto tanti idoli perché il calcio femminile non era ancora conosciuto quando ero bambina ed era difficile avere come idolo una calciatrice”.

Hai giocato in Francia fino a 25 anni e fra le tante squadre in cui hai militato c’è anche il Paris FC, che già allora (e a maggior ragione ora) era considerata una big del calcio femminile transalpino. Cosa ti ha lasciato la tua prima parte di carriera vissuta in patria, soprattutto a Parigi?

“Mi ha lasciato tanto, ho avuto la fortuna di giocare con calciatrici molto forti. Quando ero a Parigi, il Paris Fc era già una big, insieme a Lione, Psg e Montpellier. Era una bellissima struttura, con giocatrici forti, ho imparato un sacco di cose, giocando con top players. Porto con me tanta esperienza, ho avuto tanti mister e tante compagne di squadre, francesi e straniere. Quindi è stata una bella prima parte di carriera, che poi mi ha portato qui in Italia. Sono molto contenta”.

Infatti nel 2021 ti sei trasferita in Italia e hai giocato nel Sassuolo, poi l’anno successivo al Parma e, da settembre 2023 a dicembre 2024, alla Sampdoria. Cosa ti porti dietro di queste esperienze in Italia tra l’Emilia Romagna e la Liguria?

“Volevo provare ad andare all’estero e volevo ‘utilizzare’ il calcio per scoprire un’altra cultura calcistica, anche al di fuori di esso. Il primo anno a Sassuolo è stato di scoperta, parlavo poco l’italiano e ambientarsi non è stato facile, anche se mi sono trovata bene subito. Poi a Parma ho fatto un salto di qualità soprattutto nelle strutture perché il presidente (Kyle Krause) punta tanto sul calcio femminile, però lì ho scoperto che, anche se avevamo tanta qualità, se non hai gruppo, non vai da nessuna parte. Quindi siamo retrocesse perché avevamo tanta qualità ma non siamo mai riuscite a fare qualcosa di più. Questo mi ha portato alla Sampdoria, volevo rimanere in Italia e in Serie A. E’ stata un’esperienza molto diversa, molto interessante ma anche molto difficile perché è una società che fa fatica a puntare sul movimento femminile. Quindi ho vissuto un po’ di difficoltà, per quanto amo il mio sport e per quanto vorrei che venga più rispettato, è stato complicato”.

A gennaio del 2025 ti sei trasferita nella Lazio. Come è nata e si è sviluppata la trattativa che ti ha portato a vestire la maglia biancoceleste?

“Quando ho saputo della Lazio, è diventata il mio primo obiettivo. Avevo altre squadre al mercato invernale, però era la mia prima scelta perché sapevo anche che c’è un mister (Grassadonia) che ci fa giocare a calcio ed è il calcio che a me piace. Quindi volevo fortemente andare, la trattativa è stata un po’ lunga e quando eravamo tutti d’accordo, ero super felice”.

Come ti stai trovando a Roma e nell’ambiente biancoceleste, tra Formello, compagne di squadra, tifosi e altro?

“Come primo impatto, avere delle strutture così non è una cosa scontata nel femminile ed ero super felice di avere questo tipo di infrastrutture a disposizione. Poi mi hanno accolto tutti super bene, che sia il direttore, il mister, lo staff. Conoscevo poche giocatrici della Lazio, ho ritrovato Clarisse (Le Bihan) che conosco da quando eravamo piccole, però mi sono trovate super bene sin da subito, anche se non è facile entrare in un gruppo a metà anno. Ci sono degli equilibri, si è fatto tutto piano piano ed è stato tutto fluido. Mi sono adattata in fretta e non vedevo l’ora di iniziare con la Lazio. Non giro tanto per Roma perché comunque ci alleniamo tutti i giorni, però, tipo il giorno libero, mi piace farlo. E’ una città bellissima che ha tanto da offrire, anche se a Formello abbiamo la tranquillità e siamo lontane dal caos della città, però ogni tanto vado a Roma che è una città pazzesca. Anche su questo punto di vista sto molto bene”.

Mister Grassadonia si fida molto di te, visto che, ogni volta che ti fa scendere in campo, ti affida letteralmente le chiavi del centrocampo della Lazio. Che opinione hai del tecnico della Lazio?

“Lui mi ha dato molta fiducia, è un mister che chiede tanto a livello tattico, entra in tutti i meccanismi. Inserirsi a metà anno non è facile però lui ha avuto tanta pazienza con me per spiegarmi tutte le cose finché non le ho imparate. Quindi lo ringrazio anche per quello perché avevamo poco tempo, però abbiamo fatto di tutto per accelerare il mio inserimento in squadra. Io con la 21 come Pirlo? Ho già la 10 che basta (ride, ndr). Pirlo sicuramente è stato un centrocampista fantastico”.

Questa seconda parte di stagione è stata particolarmente positiva per te e per la Lazio. Secondo te, cosa vi ha fatto sbloccare, dal punto di vista dei risultati?

“Non vorrei parlare al posto delle mie compagne, però io da fuori, quando ero ancora alla Samp, credevo che avessero bisogno di tempo. Erano una squadra nuova, neopromossa e so che, a volte, quando sei tifoso, vuoi che vada tutto di fretta e che si vinca subito, ma non è così. Il calcio non è così. Credo che la Lazio, sin dalla prima partita, fosse una squadra che giocava bene a calcio, a volte mancava forse un po’ di esperienza, il gol che ti sblocca la partita, e anche un po’ di tempo e questo bisogna accettarlo. Alla fine la squadra aveva tanta qualità sin dall’inizio dell’anno, a volte è stata anche un po’ sfortunata perché, su alcune partite, meritavano di prendere dei punti. Quindi serviva del tempo per amalgamarsi”.

Si percepisce una grande positività da voi calciatrici della Lazio, come se foste solo all’inizio di un percorso che sarà sicuramente fantastico in futuro. Pensi che anche la società voglia proseguire per questa strada?

“Secondo me sì. Io parlo da calciatrice, noi abbiamo l’ambizione di fare il meglio possibile ed è ovvio che vogliamo fare sempre di più. Da neopromosse siamo arrivate seste al primo anno, sapendo che avevamo la qualità per arrivare anche più in alto. Ora è ovvio che vogliamo crescere come squadra, come gruppo e credo che la società ci supporti tanto e che voglia la stessa cosa. Siamo tutti e tutte sulla stessa barca per puntare più in alto possibile”.

Naturalmente, essendo appena arrivata, tu continuerai a far parte di questa squadra, almeno per la prossima stagione, giusto?

“Spero tanto di rimanere qui il più a lungo possibile. Finché non è ufficiale il mio rinnovo…prima bisogna incontrare il ds Pinzani per mettere la firma  e poi si va in vacanza (ride, ndr)”.

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Serie A (Lazio)

La Lazio Women di mister Grassadonia esordirà il 23 agosto in Serie A Women’s Cup...

Lazio Women, ufficializzato l'acquisto di Nicole Vernis, centrocampista classe 2001 proveniente dal Lexington...
Serie A (Lazio)

La Figc ha diramato un comunicato nel quale ha reso note date e orari dei...

Altre notizie