Il tecnico della Lazio, Marco Baroni, è intervenuto quest’oggi in conferenza stampa dal Training Center biancoceleste di Formello per presentare la sfida di lunedì contro il Torino. Le sue parole:

“La società non mi ha fatto nessuna richiesta sul turnover. Ho sempre lavorato sull’inclusione di tutti. Chi è arrivato per ultimo adesso è più pronto di quando è approdato qui. Il presidente l’ho visto ieri, col direttore c’è un confronto quotidiano. Non c’è stato niente di più di quello che succede tutti i giorni. Le mie uniche concentrazioni sono sul Torino dal triplice fischio di Bologna. Le critiche fanno parte del lavoro, ho sempre preso questo aspetto come una leva importante di questo mestiere. Vanno utilizzate per crescere ulteriormente. Stiamo entrando nell’ultima parte di stagione, quella più importante. Ci portiamo dietro il buon lavoro fatto e lavoreremo su cosa ci serve per affrontare queste gare importantissime. La squadra sta bene, quando ho parlato nel post gara a Bologna ho detto che siamo arrivati alla settima gara in venti giorni con cinque trasferte. Non cerco alibi, un po’ abbiamo pagato. La sosta è servita dal punto di vista mentale, perché fisicamente abbiamo lavorato pochi giorni con tutta la rosa. Alcuni ragazzi hanno viaggiato e giocheranno quasi due campionati in uno, ma non è un alibi: è un indizio del percorso importante che si sta facendo. Nelle difficoltà ci sono delle opportunità, come questa. Il calcio è l’unico sport formato da tante componenti: campi, contatti, tante situazioni che possono portare all’infortunio. Cerchiamo di recuperare tutti. Castellanos? Ho ascoltato il calciatore e lo staff, era guarito e programmato il part time. Ha voluto continuare dopo l’intervallo. Ci sono tante situazioni che alla fine, nonostante l’attenzione, possono sfuggire dal controllo umano. Tavares? Oggi si è allenato con noi, sta meglio. Era un pochettino intossicato, per noi è fondamentale. Valuteremo insieme domani, ma sarà dei nostri. I numeri li guardiamo, partiamo sempre da un’analisi positiva o critica. Ho detto alla squadra che ora arriva il difficile, dovremo affrontare gara per gara, ho grande fiducia nei miei uomini. Preferisco fare analisi che portino alla fiducia generale del gruppo. Nella prossima gara affrontiamo una squadra solida e complicata e servirà la miglior Lazio. Vincere è fondamentale, saremo nel nostro stadio davanti ai nostri tifosi. Servirà la prestazione. Pellegrini? Si è allenato bene e ha fatto uno step necessario per crescere, non era una punizione. Belahyane, Provstgaard e Ibrahimovic sono più pronti. Oliver lo abbiamo seguito in Nazionale e ha fatto una grande prova. Loro sono entrati d’inverno, in estate c’è più tempo. Li sto inserendo gradualmente. Ibrahimovic ha avuto un problema e la prossima settimana dovrebbe tornare con noi, gli altri stanno bene e con Belahyane soprattutto abbiamo lavorato durante questa sosta. Dia è stato un po’ meno lucido ma sta bene. Tchaouna e Noslin sono ragazzi giovani, sto cercando di allegerirli da pressioni e difficoltà che quando sali di livello sono automatiche. Voglio che i ragazzi, specialmente i giovani, vadano in campo liberi, sereni e con la voglia di rischiare. Gustav ha avuto un fastidio al tendine, lo abbiamo gestito. Ora sta bene ed è disponibile. Dobbiamo andare di gara in gara, anche se abbiamo un piano per quelle successive. Stiamo lavorando per migliorare, sono convinto che da questo punto di vista la fase difensiva debba essere legata alla squadra e non solo ai difensori. In questo momento l’attenzione è solo al Torino, non penso ai giudizi. Ho l’esperienza per capire e gestire queste situazioni schermando la squadra e lavorando sul percorso con fiducia, gioia e determinazione. Non nascondo mai la realtà, va guardata in faccia senza paura. Questa sarà la parte di stagione più importante ma anche la più bella perché te la sei costruita.”