Lazio, è il momento di prepararsi al finale di stagione

Lazio, la fase finale (e decisiva) della stagione si avvicina e può regalare ancora soddisfazioni molto grandi

Baroni Lazio

La Lazio di mister Baroni tornerà ad allenarsi quest’oggi a Formello dopo i 3 giorni di riposo concessi dal tecnico biancoceleste e con la rosa (quasi) al completo. La squadra capitolina è chiamata a reagire immediatamente e con forza contro il Torino, dopo la pesante sconfitta subita a Bologna per 5-0. Nonostante ciò, nulla è compromesso per quanto riguarda la Lazio e l’obiettivo minimo che intende raggiungere in questa stagione, cioè la qualificazione ad una competizione europea, sia tramite il campionato che, addirittura, tramite l’Europa League, che regalerebbe al club un trofeo prestigioso, che non ha ancora vinto in 125 anni di storia, e la partecipazione alla prossima Champions League.

I DATI “VERITIERI” – In questi ultimi giorni è stato fatto un quadro generale della Lazio alquanto disastroso, sulla base di un solo dato statistico, tra l’altro letto solo nella sua parte negativa. Si tratta di quello in cui la Lazio ha fatto 16 punti nelle 10 gare disputate in questo girone di ritorno, che varrebbe un 9° posto virtuale. Tuttavia sono tanti omessi una serie di dati che possono cambiare la percezione sull’andamento della squadra. Il primo è il più banale e dice che la Lazio, in questa classifica virtuale, ha gli stessi punti dell’Atalanta ed è a 1 punto da Napoli, Milan e Torino: basta veramente poco per migliorare questa statistica. Il secondo, sempre legato a questa classifica virtuale, è per i più attenti ai dettagli. I 16 punti (in 10 partite) sono stati ottenuti dalla Lazio con 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte: non esattamente un trend che si addice ad una squadra in crisi e vicina al crollo definitivo, nonostante il 5-0 subito a Bologna. Il terzo è per chi vuole fare dei semplicissimi paragoni. Nelle prime 10 giornate del girone d’andata, la Lazio aveva raccolto 19 punti ed era al 5° posto: non bastano 3 punti di differenza per poter dimostrare che la squadra biancoceleste era fortissima all’inizio e che ora sia in caduta libera. Il quarto è per chi vuole vedere quello che è l’effettivo stato delle cose. Infatti, con i 51 punti fatti in 29 gare (e una media di 1,76 punti a partita), la Lazio è a +8 rispetto all’anno scorso e se dovesse mantenere la sua attuale media punti, concluderebbe il campionato a quota 67, cioè a +6 rispetto a quello dell’anno scorso. Fare 16 punti sui 27 disponibili non è proprio un’impresa e non lo è, tantomeno, farne almeno 10 per essere in linea coi 61 punti del campionato precedente, che sono valsi il 7° posto e la qualificazione in Europa League.

IL CALO PSICOFISICO – Ciò che invece è chiaro ed oggettivo è semmai un altro tipo di discorso che merita un serio (e non superficiale) approfondimento. Si tratta del fatto che la Lazio, come ha dichiarato pubblicamente Baroni, abbia voluto iniziare la stagione già al massimo della forma e della condizione. Così è stato e ha dato anche la sensazione che gli aquilotti avrebbero continuato a giocare a questi ritmi per tutta la stagione. Invece, come era pure prevedibile, la Lazio ha avuto una chiara flessione, dal punto di vista psicofisico, per tutta la parte centrale della stagione, facendo rendere di meno i calciatori sul campo e, soprattutto, mettendoli più a rischio di infortuni muscolari, aldilà di quelli di tipo traumatico che alcuni di loro hanno subito in determinate partite. Anche qui, la sensazione che la Lazio ha dato è che, nonostante i risultati ottenuti, questa “stanchezza”, oltre ad essere evidente, possa solo peggiorare e che non ci siano possibilità che la squadra biancoceleste possa riprendersi.

QUANTE ENERGIE SONO RIMASTE? – Ora la domanda giusta da porsi sulla Lazio è se può recuperare quelle energie psicofisiche necessarie per fare bene questo finale di stagione su entrambi i fronti o se può concentrare le forze rimaste solo in una delle due competizioni. In quest’ultimo caso, sarebbe pure logico puntare sull’Europa League, visto che sarebbero al massimo 5 le gare da disputare in 2 mesi, cioè (quasi) la metà di quelle rimaste in campionato. La risposta possono darla solo mister Baroni e la sua squadra ma non a parole, bensì con i fatti. Perciò, con il momento della verità che si avvicina, c’è solo da verificare se il tecnico biancoceleste ha fatto bene tutti i calcoli. In caso contrario, si tireranno le somme e si faranno i conti a stagione terminata.

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