Dopo le conferenze stampa di Baroni e Marusic, è intervenuto anche Angelo Fabiani: il direttore sportivo ha chiarito la posizione della Lazio dopo il provvedimento di divieto da parte del sindaco di Amsterdam. Ecco le sue parole alla stampa presente al Centro Sportivo di Formello.
Le parole di Fabiani sul divieto per Ajax-Lazio
“Sono qui in veste insolita ma credo che fosse doveroso da parte della società chiarire alcuni aspetti che riguardano il divieto dei tifosi della Lazio ad Amsterdam. Ieri sera non appena trapelata la notizia, ho parlato con il presidente e il segretario generale e siamo rimasti basiti da queste situazioni che si sono verificate anche prima. Come nella sfida contro il Twente si sono verificate situazioni da terzo mondo, con i tifosi biancocelesti segregati nei loro hotel con situazioni come domiciliari. Io considero Amsterdam una città aperta come Roma e mi voglio rivolgere alle autorità calcistiche, nello specifico la UEFA, ed è bene che fin da subito che prima di stabilire i calendari, chiamino i sindaci di ogni città e chiedere quali ostacoli e criticità che possano incidere sulle sfide europee. I tifosi supportano la squadra e noi andiamo a giocare contro l’Ajax senza sostenitori. Non credo che una città come Amsterdam Mi sembra un reato a consumazione anticipata: questo non è più sport e si toglie il succo di quello che è il calcio. Adesso cosa diciamo ai tifosi che hanno speso soldi fra hotel, biglietti e voleva magari ammirare la città. Oggi veniamo a sapere che non è possibile e dico se il sindaco di questa città fa questa ordinanza, non poteva farlo prima? I biglietti sono stati messi in vendita il 13 e il sindaco dov’era? Su Marte? Come se il sindaco Gualtieri fa un’ordinanza e pone i tifosi “ai domiciliari” e non farli venire allo stadio. Noi, soprattutto Lotito, abbiamo interpellato tutti gli organi, anche l’ambasciata ma pare che il sindaco abbia più potere di un decreto statale”.
Poi Fabiani continua:
“Bisogna farla finita, la Lazio non è figlia di nessun dio minore e se c’è qualcuno che fa qualcosa di sbagliato, è giusto che paghi. Ma non riesco a digerire questo tipo di ordinanza ed è bene che la UEFA si metta in contatto con i capi di gabinetto per riscontrare le criticità per disputare queste gare su campo neutro. L’Ajax avrà i suoi tifosi e non vedo perché la Lazio non debba averli. Il presidente si è già attivato da ieri e continua ad avere un rapporto con gli organi competenti, sperando che il sindaco di Amsterdam si ravveda nel cambiare questa ordinanza. A Roma non sarebbe successo perché abbiamo forze dell’ordine che controllerebbero tutti. Quando noi andiamo in Europa veniamo controllati più volte, è capitato invece di avere tifosi di altre squadre con picconi e pale. Sono qui per rendere chiara la posizione della società e se qualcuno pensa che facciamo un passo indietro, ne faremo quattro in avanti. Oggi adirittura è stato abrogato il trattato di Schengen, cosa assurda. La UEFA al momento non ci ha dato risposta ufficiale. La cosa che dispiace a tutti, a tutto il mondo Lazio è che solentemente veniamo presi di mira. Ed è intollerabile, vogliamo avere gli stessi diritti delle altre squadre. I comportamenti dei singoli non può penalizzare tutti, famiglie che hanno prenotato per passare il weekend per visitare la città. Siamo veramente basiti anche perché il dato significativo è che se avevano in mente questa limitazione, lo potevano fare prima di mettere in vendita i biglietti. Neanche nel terzo mondo si verificano situazioni di questo tipo. Le provocazioni di antisemitismo e razzismo sono ignobili. Qualche tempo fa, proprio da quelle parti, quando sono venuti qua hanno fatto qualcosa di increscioso. Noi non facciamo politica, non facciamo nulla che riguardi il calcio giocato e per questo rivendichiamo gli stessi diritti delle altre società. Io credo che la UEFA debba farsi sentire e non riesco a trovare frasi che rendono ancora di più quello che ho detto. È un provvedimento imbarazzante, una vigliaccata. Mi sorprende che proprio da lì, durante Twente – Lazio, i tifosi di casa abbiano fatto i cori contro Tchaouna. Non faccio dietrologia e ripeto, puoi anche vietare una trasferta, ma lo fai prima di mettere in vendita i biglietti. Scelta che penalizza la Lazio come società e immagine, i calciatori e la propria tifoseria. Il rimborso sarà contenzioso fra i sostenitori e l’Ajax”.
E nessuno parla/scrive dei cori razzisti subiti da Tchouna durante la partita contro il Twente.
La società Lazio è invisa ai vertici della UEFA.
I tifosi sono etichettati come neofascisti e pertanto, seppure trattasi dei facinorosi della curva nord, non è possibile cambiare questa considerazione.
Spetterebbe parlare al ducetto di formello; dovrebbe richiedere una riunione con i vertici UEFA per chiarire la posizione società/tifosi.
Ma non ha tempo, lui è senatore/presidente Lazio/presidente di varie società di pulizie e vigilanza privata.
Lotito vendi la Lazio e continua a fare tutto il resto
Questi i risultati di anni di semina di odio da parte degli Irriducibili che, vi piaccia o no, hanno infangato la Lazio e la sua tifoseria sana con striscioni, cori e gadget razzisti a Roma e ovunque in trasferta. Ricordiamo tutti la ” goliardata” di Anna Frank ( così l’hanno definita lor signori) con la maglia della Roma ed è stata una delle loro perle. Per fortuna l’ultima. Ciò premesso è chiaro che poi questo stato di cose venga strumentalizzato perché tutti vogliono vincere e con qualunque mezzo, perché l’avversario è il nemico. Anche i “civili” mangiapannocchie, accannati che mettono le donne in vetrina, sfasciano le città europee ( vero Feyenoord?) e fanno cori e lazzi razzisti contro i nostri giocatori senza che la Uefa dia loro quello che meritano.
Si,40 anni di fascismo in curva , più che altro dei capi che poi si tirano dietro altri 1000/2000 persone forse dagli Eagles,ai viking,irriducibili,ultras,gemellaggi in Italia e all’estero solo con fascisti e nazisti.
La politica dovrebbe stare fuori ma i capi ne fanno una questione di vita,guadagni e situazioni derivanti,adesso ci identificano tutti così e già tante volte per colpa di ciò c’ha rimesso la Lazio squadra,per toglierla di mezzo ci hanno massacrato gli arbitri
Concordo al 100% e mi chiedo se , impedendo a dei liberi cittadini di uscire da un hotel, non si compie un reato? Stesso discorso per chi , avendo fatto il biglietto aereo, voglia raggiungere Amsterdam a prescindere dall’ingresso allo stadio. L ‘ ordinanza di un sindaco può avere più valore di una legge europea che consente la libera circolazione ai cittadini che ne hanno diritto?
Stiamo pagando il passato,saluti romani,striscione a piazzale Loreto,svastiche esposte in curva,cori razzisti,buh buh buh,ormai la nomina è questa,anche se allo stadio vanno in 70.000 quella monitorata è la curva
Tutto quello che vuoi e ne possiamo discutere ma , secondo me , quello che è successo e sta succedendo è illegale oltre che ingiusto. Non si possono segregare dei liberi cittadini in un albergo e non se ne può impedire la libera circolazione , a prescindere da qualsiasi cosa sia successa in passato. Non è una questione sportiva, altrimenti vieti la trasferta nel momento in cui esce il calendario, è una questione di diritti civili .