Antonietta Castiello, centrocampista e capitana della Lazio Women (autrice della rete del 2-1 che ha portato le biancocelesti vicine alla vittoria all’esordio in Serie A), è intervenuta ieri sera ai microfoni ufficiali del club biancoceleste per commentare pareggio rimediato contro la Roma.
Ecco le sue dichiarazioni: “Sapevo che sarebbe successo qualcosa di grande. Ci dispiace perché stavamo vincendo, ma siamo state comunque molto brave. Abbiamo la fortuna di avere un grande mister. Anche se non sempre riusciamo nella giocata giusta, non abbiamo paura. Tra tre-quattro mesi avremo un quadro più completo sul nostro valore perché lavoriamo insieme da poco e abbiamo tante ragazze nuove. Ci sono tantissimi margini di miglioramento. A me piace la parola lucidità, stasera l’abbiamo persa solamente un minuto e ci hanno punito. Abbiamo tenuto testa a una grande squadra, ma possiamo ancora fare tanto. Sono contento per le ragazze arrivate da poco”.
La centrocampista della Lazio Women è intervenuta anche ai microfoni dei cronisti presenti:
“Che derby è stato per te? Avevo assaggiato la vittoria, poi con un gol mio sarebbe stata la giornata perfetta. C’è proprio l’amaro in bocca perché mancavano 3 minuti per vincere il derby, contro le campionesse in carica. Quindi chi è che chiederebbe di meglio? C’è un po’ più di magone che entusiasmo per il gol”
“Squadra in crescita? Sono anni che sono qui e ho visto una crescita assurda, anno per anno, da quello in cui non siamo riuscite a salire in Serie A, passando per l’anno scorso in cui presidente, mister, dirigenti e tutti ci hanno messo nelle condizioni di poter fare una partita del genere, giocandotela a calcio. Questa è la verità”.
“Momento vissuto al gol fatto stasera alla Roma? Io veramente ho dormito cinque ore stanotte, sia perché è un giorno speciale per me. È il compleanno di mia zia che non c’è più: è scomparsa l’anno scorso. Sentivo che c’era qualcosa ed è stato un doppio magone perché secondo me è stata lei a farmi segnare oggi”.
“Ambientamento delle nuove? Io penso che si è visto: tutte le nuove si sono integrate in maniera perfetta. È un mese e mezzo che lavoriamo tutte insieme. Probabilmente eravamo in dieci dell’anno scorso, la metà sono nuove e tante straniere. Ma c’è stato un lavoro di squadra, tutte che sono attente in quello che chiede e dice il mister e si è visto in quanto siamo state compatte”.
“Tifosi? Ci spingono da due anni a questa parte. Da quando hanno aperto le porte dopo il Covid, sono sempre stati presenti e li ringrazio tantissimo. Non li ho mai sentiti zitti un secondo, neanche quando eravamo sotto. Gli dico grazie e di continuare a fare il tifo per noi”.