Ai microfoni di Lazio Style è intervenuto il direttore sportivo del club biancoceleste, Angelo Fabiani, per replicare alle parole dell’agente di Sardo, Clemente Severati. Queste le sue parole:

“Sardo? Il suo agente a Radiosei, il tale avvocato Severati, ha detto una serie di stupidaggini inenarrabili e offensive, che dimostrano un’ostilità nei confronti della Lazio. Non so se si sarebbe espresso in quella maniera, se fosse stato sull’altra sponda. Intanto devo registrare una cosa che in 30 anni non mi era mai capitata. Ogni qualvolta che desideravo intervenire in un’emittente, mi hanno fatto entrare per poter spiegare e avere un diritto di replica. Questa volta un certo Bergonzini mi ha risposto che devo essere autorizzato dall’editore Nicolanti, al quale mi lega una profonda amicizia e un rispetto illimitato. Questo la dice lunga circa i giochini che si fanno e questo non va bene”.

“Allora la faccio breve: le cose non sono come sono state dette e voglio ricordare all’avvocato Severati che, da prima, si è messo in società con un noto procuratore, il quale pensava, tale avvocato Severati, che potesse avere un’ascendente su di me per svincolare il giocatore. Siccome io sto al servizio della Lazio, non di chicchessia, questo non è avvenuto e devo aggiungere che, già durante l’anno scorso, il giocatore è stato offerto prima alla Fiorentina, poi alla Roma e per ultimo al Milan. Poiché ho detto che la Lazio e i laziali non sono figli di un dio minore, non ho capito per quale motivo un ragazzo che è cresciuto all’interno del nostro settore, sappiamo perfettamente se è destro o sinistro, lo dovremmo dare a dei nostri competitor. Questo non va bene”.

“Noi, se cresciamo un giocatore, vogliamo portarlo avanti e vedere se, in un prossimo futuro, può essere un giocatore da prima squadra o meno. Ma la cosa ancor più singolare, che vorrei dire al tale avvocato Severati, è: come mai, se la Lazio non ha progetti con i giocatori e coi giovani, mi propone egli stesso, alla presenza del responsabile del settore giovanile, di prendere il fratello di Sardo, che sta all’Ostia Mare, in modo poi da poter dare Jacopo Sardo al Milan?  Allora voglio dire, se la gente ancora non lo ha capito, io difendo i colori della Lazio. Io difendo la società Lazio. Questi signori invece devono imparare a portare rispetto. Poi auguro al signor Sardo le migliori fortune che possono capitare nel mondo del calcio, ma oggi la Lazio funziona così: deve essere un punto di partenza, non di transito. Poi se vogliono un escamotage, andando da altre parti etccedera, facciano pure: non c’è nessun problema. Ma io non espongo società e tifosi a delle figuracce. E’ finito quel tempo. Questo se lo mettessero bene in testa tutti. Per cui, se c’è qualcosa da chiarire, il tale avvocato Severati faccia un contraddittorio con me, anche pubblico. Poi dico io come stanno le cose perché è troppo comodo narrare delle verità inesistenti, finanche poi il conduttore (Bergonzini) negare un mio intervento per chiarire la questione. Tutto qua. Tutto qua: loro sanno benissimo come stanno le cose. Io non cedo a nulla”.

“La Lazio non è figlia di un dio minore, deve essere competitiva con tutte le altre società e se c’ha un giocatore importante, che non vuole dare per rinforzare le avversarie, non lo da per rispetto per la Lazio e per i laziali. Non che si dice i viaggi Ostia e non Ostia. Gli stessi viaggi sarebbero valsi anche se io mi piegavo, lasciando Sardo al Milan e prendendo il fratello dall’Ostia Mare”.

“Milani? Lui infatti è stato premiato con un contratto di 3 anni, come tanti altri ragazzi per bene, con chi li assiste. Io non tollero che ci possa essere in giro per il mondo qualcuno che entra a Formello, all’interno della Lazio, e vuole dettare le condizioni. Quelle le detta la Lazio. Ho sempre detto che noi siamo al servizio della Lazio, non la Lazio al nostro servizio”. 

“Aggiungo anche che quando Sardo e il suo agente ‘trafficavano’ , scusate il termine, con Fiorentina e altre società, la Lazio era all’oscuro. Poi, grazie ai buoni uffici e rapporti che io intrattengo con molte società, sono venuto a sapere che lo proponevano a destra e a manca. Al signor Sardo, la società Lazio gli avrebbe fatto il contratto come ha fatto con Milani, Ruggeri, Floriani e a tanti altri giocatori. Non dicessero stupidaggini e non giocassero con la Lazio. Se gli va, visto che sono anche tifosi, giocassero con l’altra sponda. Con noi non giocano”.

“Poi, se all’avvocato Severati, dovesse andare di fare un contraddittorio alla mia presenza e di altri testimoni, vediamo come stanno le cose. La cosa che mi dispiace è che il signor Bergonzini mi ha vietato di intervenire dicendomi che c’era bisogno dell’autorizzazione dell’editore: queste cose non accadono neanche nel terzo mondo. Allora vorrà dire che quando Bergonzini vorrà entrare all’Olimpico, in tribuna stampa, io dovrò prima chiedere il permesso al nostro signor Grino, altrimenti non entra. Perché come me la canti, io poi te la suono. Devono smetterla di prendere in giro la società e i tifosi: questo significa mancare di rispetto e mistificare la realtà dei fatti. Se non c’è un progetto per il settore giovanile, ed è tutto da vedere perché, da quando ci sono io, qualche risultato lo abbiamo anche ottenuto, come può non essere valido per uno ma può esserlo per il fratello? Queste sono menzogne che non le tollero. Invito Severati ad avere un confronto con me, alla presenza di altri testimoni e di qualche altro procuratore che, secondo lui, poteva ammorbidirmi in qualche maniera. Io non sono gestibile da questo punto di vista”.