Sofia Colombo, centrocampista della Lazio Women (una delle migliori della scorsa stagione, culminata con la promozione in Serie A), è intervenuta ieri ai microfoni dei cronisti presenti a Torgiano.
Con l’occasione, Colombo ha fatto il punto sul ritiro estivo che sta facendo con le sue compagne biancocelesti, comprese le nuove arrivate, nel borgo umbro, ha specificato quali saranno gli obiettivi della prossima stagione in massima serie, che inizierà il 31 agosto proprio contro la Roma e ha parlato di molto altro. Ecco le sue dichiarazioni:
“Il bilancio del ritiro a Torgiano? E’ positivo, sono giorni di lavoro intensi, di doppio (allenamento), dove si sta tanto in campo per provare le nuove soluzioni. Le nuove si stanno integrando in squadra, le stiamo aiutando. Stiamo facendo le serate canto, dove, appunto, chi è nuovo canta (ride, n.d.r.). Così sta entrando in squadra”.
“Nuovi arrivi a centrocampo? Stanno andando bene, Flami (Simonetti) non la conoscevo ma è stata un innesto positivo per la squadra. Stiamo cercando di aiutarla anche per quanto riguarda i movimenti dell’anno scorso, che, per lei, sono nuovi. Ma si sta comportando bene. Per ora a centrocampo siamo in 5, stiamo lavorando bene e cerchiamo di dare il massimo”.
“Reazione sul derby alla 1^? Metà squadra sapeva già che sarebbe stata la Roma (ride. n.d.r.). Però la reazione è stata di stupore, però siamo cariche e vogliamo far bene”.
“Competitività a centrocampo? Sicuramente è uno stimolo in più per fare meglio. Però io penso sempre che avere qualcuno con cui competere sia sempre positivo. Ti permette di stare sempre al 100% , di stare sul pezzo e di dare il massimo, senza mai mollare”.
“Mister? Lo vedo più maturo. Lui arrivava dal maschile, quest’anno lo vedo molto più per il calcio femminile. Capisce meglio come comportarsi e rapportarsi. Anche gli allenamenti sono molto piacevoli e divertenti, nonostante si fatichi”.
“Tanti acquisti ma anche tante cessioni, chi è il nuovo leader della squadra? E’ vero che abbiamo perso tante persone importanti per la Lazio e la storia della Lazio. Però penso che abbiano passato lo scettro ad altre persone che, anche se sono qui da 4-5 anni, hanno capito bene la lazialità, cosa voglia dire essere laziali e cerca di tramandarlo alle nuove”.
“Nazionale? È un sogno che c’è sempre e che accompagna ogni calciatrice. Però penso che il primo passo sia lavorare bene in squadra, se si lavora bene in squadra, poi penso sia una conseguenza. Il sogno c’è, rimane, ma è tutta una conseguenza. Quindi se si fa bene con la squadra, la chiamata della Nazionale poi arriverà”.
“La Roma? E’ sicuramente una società che ha investito prima sul femminile e quindi ha anche fatto un percorso ed è arrivata a certi obiettivi. Non per niente ha già fatto la Champions e ha vinto gli ultimi campionati. È una squadra matura, che sa come comportarsi e che è in Serie A da tanti anni. Noi siamo la squadra cadetta, che sale e che arriva da sfavorita, da underdog, ma non si sa mai. Può anche vincere, soprattutto nei derby, dove il risultato può essere scontato come può non esserlo. Noi stiamo lavorando per non lasciarlo scontato”.
“Serie A? È importantissimo mantenere la categoria, che è cambiata. Noi veniamo da una Serie B che si è alzata di livello, ma la Serie A è un altro ritmo, ha altre giocate e altre calciatrici che hanno maggiore maturità e esperienza. È un campionato importante e uno degli obiettivi è la massima serie. Noi ci crediamo e stiamo lavorando per questo. Ci vorranno magari un paio di mesi, ma sono fiduciosa perché, col lavoro del mister, sono sicura faremo vedere un bel calcio”.