Lunga intervista a Lucas Leiva su The Athletic. Il brasiliano ha parlato anche del suo passato al Liverpool e della Lazio di Inzaghi.
Lucas Leiva è stato intervistato dal sito The Athletic. Il centrocampista brasiliano ha parlato di due allenatori che ha avuto nella sua carriera e ha poi speso alcune parole sui suoi compagni di squadra attuali.
“Inzaghi non lo conoscevo molto. Quando sono arrivato lui era solo alla sua seconda stagione da tecnico della prima squadra, ma è stata una sorpresa molto positiva lavorare con lui. È un grande allenatore e per me è stato davvero importante. Gli ultimi quattro anni con lui sono stati probabilmente tra i momenti migliori della mia carriera. Penso sia stato l’allenatore con cui ho giocato più partite, mi ha dato molta fiducia e abbiamo avuto successo insieme. È un allenatore molto offensivo, ma, come tutti gli italiani, è molto preoccupato per la tattica e sul non subire gol. Le sue squadre segnano sempre tanti gol, ma lui ha nel sangue la tattica difensiva italiana. Ecco perché penso che abbia avuto successo e stia progredendo molto bene nella sua carriera.
Klopp è una persona fantastica, un grande uomo, molto onesto. Nei due anni trascorsi con lui ho seguito molti dei consigli che mi ha dato. Appena arrivò al Liverpool sentivamo che le cose stavano cambiando e che sarebbero tornati i grandi momenti. Il mio tempo al club però stava volgendo al termine, da un po’ stavo giocando meno e a volte ero frustrato da questo. Ricordo di aver parlato un giorno con lui e mi disse: «A volte non posso dire quello che vorresti sentire, sai». È la frase che ricordo di più perché a volte è difficile ascoltare qualcosa che non ti piace, ma è meglio perché poi ci rifletti su e ti fa migliorare. Questa è una cosa che porto con me fino anche oggi e come ho detto è stato fantastico lavorare con lui. Il nostro rapporto è ancora molto buono ed è questo che conta alla fine.
Milinkovic per me è lo Zlatan Ibrahimovic dei centrocampisti. Quando sono arrivai non lo conoscevo davvero. Ma ha tutto quello che deve avere un top player. È fisicamente dominante, soprattutto nel gioco aereo, ma anche con la palla è fantastico. Può fare assist e segnare gol. Ha un ottimo tiro ed è un giocatore che migliora ogni anno. Ha tutte le qualità per giocare ai massimi livelli. Di sicuro, è uno dei migliori giocatori con cui ho giocato.
Immobile ha segnato molti gol in diverse stagioni. Sicuramente è nella lista dei 10 migliori attaccanti del mondo o forse tra i primi cinque, perché ogni anno segna. In questa stagione è a 25. Forse la gente non parla molto di lui, ma qui in Italia è probabilmente considerato il miglior attaccante del campionato. Ciro è un finalizzatore naturale. È molto raro che manchi il bersaglio e altrettanto raro che il portiere pari. I suoi numeri parlano da soli. È il nostro capitano, un giocatore molto importante per il club.
Luis Alberto lo conoscevo già da Liverpool. Era molto giovane quando arrivòl. Probabilmente non ha avuto la mia stessa fortuna con un tecnico paziente. Le qualità le ha sempre avute, è uno dei migliori centrocampisti del campionato. Nella trequarti avversaria è incredibile“.
