
Lazio, le parole di Sergio Floccari ai microfoni ufficiali della radio biancoceleste sui momenti vissuti prima, durante e dopo quello storico 26 maggio
Ecco le sue dichiarazioni: “Abbiamo festeggiato alla grande, anche quell’esultanza è stata diversa dalle altre. Mi ricordo la sensazione dell’Olimpico che tremava. Fu un momento di liberazione, di gioia, credo di non aver mai fatto un’esultanza così. Di quella sera lì ho fatto fare un quadro con la maglia, la finale e la foto dei festeggiamenti con la squadra e di quando feci gol di testa contro la Juve. La Lazio è stata un’esperienza forte, io sono arrivato quando a gennaio aveva 16 punti. C’era grande passione in vari momenti, sia positivi che negativi. Ricordo il primo ritiro a Norcia e quando iniziammo a dire ‘Bisogna fare qualcosa’. Prima della finale andammo di nuovo a Norcia. Quando il presidente ci disse che si andava a Norcia la prendevo benissimo, ma penso sia stata la cosa vincente perché in quella settimana siamo stati bravi a saperla vivere, senza pensarla come un ritiro. Lo abbiamo sfruttato per stare insieme. Tornavamo ragazzini, dopo cena ci fermavamo a giocare in mezzo alla strada e per le porte usavamo i garage. Sembra una cosa sciocca ma era un modo per poter condividere altro tutti insieme. Vivemmo quella finale un po’ più sereni, perché di tensione ce n’era tanta. Era un appuntamento con la storia”.
