
Lazio, in 12 partite su 15 non ha più segnato dopo aver preso gol
Solo una volta, in campionato, la Lazio ha rimontato lo svantaggio: alla prima giornata in casa contro il Bologna, con 3 punti conquistati. Poi, come scrive il Corriere della Sera, non è mai riuscita a reagire. Ha subito gol in 15 partite e in 12 di queste non ha più trovato la via della rete dopo averla concessa agli avversari. Una incapacità di reagire che nessun altro ha in Serie A, mentre in Europa solo Cadice e Bochum possono ‘vantare’ di avere con numeri ancora peggiori.
Se la Lazio prende gol, non vince quasi mai. E ha difficoltà anche a segnare nei minuti finali. Il gol più tardi del campionato è quello di Luis Alberto all’80’ contro la Sampdoria: negli ultimi 2 anni di Inzaghi invece le esultante dall’88’ in poi furono 11, con 18 punti conquistati.

Abbiamo un centrocampo lento. Quel palleggio continuo con le squadre chiuse non serve a nulla. Se verticalizzi rischi di scoprirti e quindi non affondi ed ecco li che siamo inconsistenti. Devo dire che quest’anno è stata pure fatta una pessima preparazione. È sotto gli occhi di tutti. Se alcuni giocatori che hanno giocato pochissimo hanno avuto i crampi e altri ripetuti infortuni e poca brillantezza davanti la porta non c’è altra spiegazione
Ti credo che si blocca ,tutte le squadre hanno tre punte e quando vanno sotto hanno chi inserire,noi quest’anno(purtroppo) neanche una ,Ciro è stato sempre male,regaliamo Caicedo e compriamo Muriqi a 20 milioni….poi indagano la Juve…..
E quindi? Di chi è colpa? Di chi gioca o di chi allena?
Che c’entra l’allenatore se non ha una punta da inserire quando andiamo sotto?
Anzi a volte neanche dall’inizio,ma quando è che aprite gli occhi
Di chi allena in primis. Un mare di soldi gettati nel cesso
Rivedi i tuoi pensieri , laziale deluso , ti manca l’equilibrio…………………
Io dico che le colpe sono sia di chi gioca, sia di chi allena, sia di chi fa (o dovrebbe fare) il DS, e infine – pur da lotitiano lo riconosco – pure del presidente. Siccome però da un lato non si può mandare via il presidente (il club, piaccia o no, è suo; se vuole lo vende – e non è mica detto che si vada a star meglio, anzi! – e se non vuole se lo tiene), e d’altro lato ugualmente non si può mica mandare via venti e passa giocatori (per sostituirli con chi?), ribadisco il mio solito tormentone: #TareOut #SarriOut.
Con un DS come si deve avremmo avuto molte più frecce al nostro arco; grazie per quanto di buono ha fatto in passato, ma il ciclo è finito da mo’.
Infine, con un allenatore più adattabile non avremmo perso due anni in cerca di un fantomatico SarriBall che esiste temo solo nelle menti dei sarrofili più fanatici e di certa stampa compiacente.
p.s.
E mettiamoci anche un po’ di sana autocritica: pure noi tifosi abbiamo delle colpe, ammettiamolo. Sempre troppo svelti nelle critiche, a volte anche troppo feroci, e sempre troppo poco capaci di sostenere la squadra contro tutto e contro tutti.