
Il capitano biancoceleste sta facendo di tutto per esserci nel derby
Di Simone Brisi
Ciro Immobile sta mancando alla Lazio e si sente. Non tanto per la creazione del gioco, che la squadra di Sarri in queste tre gare e mezza senza il numero 17 è riuscita comunque ad esprimere, quanto per la concretezza sotto porta. Sono infatti tante le occasioni sprecate da Lazio – Udinese a Feyenoord – Lazio. I due tiri di Vecino a Bergamo, le due occasioni dello stesso uruguaiano con la Salernitana oppure le macroscopiche occasioni fallite ieri sullo 0-0 che avrebbero certamente cambiato il destino della partita e la valutazione sulla spedizione europea della Lazio. Inoltre, in quest’ultima settimana, i biancocelesti hanno dimostrato una fragilità mentale dopo i gol subiti (forse non erano più abituati dopo un’infinità di clean sheet?), a cui nessuno in queste due ultime uscite ha trovato una soluzione. È mancato il leader, colui che potesse risollevare la squadra e riportarla sulla terraferma dopo esser incappata in delle sabbie mobili. Ci si aspettava di più, anche dal punto di vista caratteriale, da Milinkovic, che, come se non bastasse, domenica non ci sarà. Per questo avere Immobile, oltre ad essere una grande notizia dal punto di vista tecnico, potrebbe risultare determinante dal punto di vista mentale, col capitano biancoceleste che è stato sempre uno degli ultimi a mollare e a gettare la spugna anche in condizioni disastrose (Herning per citarne una). Difficile ancora stabilire se ci sarà nella stracittadina, che arriva nel peggiore momento possibile e immaginabile della stagione, ma già avere un leader in più anche in panchina potrebbe aiutare i ragazzi a scrollarsi di dosso tutti i dubbi e le incertezze che si sono visti tra domenica e ieri sera
