
La Lazio è meravigliosa e la vittoria contro l’Atalanta dev’essere un altro mattone verso una nuova consapevolezza.
Miglior difesa del campionato e terzo attacco, un meccanismo perfetto quello che muove i calciatori della Lazio in campo, come fosse un gioco della PlayStation, come se non fosse realtà. I biancocelesti incantano, non da domenica ( la vittoria contro l’Atalanta resterà impressa – per il gioco svolto – per tanto tempo) ma da inizio campionato – parentesi Europa a parte – chiedere a Inter e Fiorentina.
Sarri sta sorprendendo tanti – ma non tutti – per i risultati che sta ottenendo, ma per far sì che un meccanismo sia perfetto c’è bisogno di tempo per far assimilare tutti i pezzi. Con l’arrivo di Provedel e di altri calciatori dal mercato – Casale su tutti – la squadra è migliorata e il campo – come spesso – emette la sua sentenza.
Anche gli scettici, e i nostalgici di Simone Inzaghi, stanno rivedendo “finalmente” la propria posizione su Maurizio Sarri, che non sarà campione del Mondo in simpatia, ma resta uno dei migliori allenatori in circolazione.
Vincere aiuta a vincere, ma la vera scalata inizia ora, con l’arrivo di gare difficili all’orizzonte. Passi indietro non sono ammessi, la mentalità vincente e quella benedetta “presunzione” di dominare il possesso palla in un campo ostico come quello di Bergamo dev’essere il nuovo leitmotiv di una nuova era targata Sarr…. No: Maurizio Sarri.
