Lazio, le parole di Beppe Signori
L’ex calciatore Beppe Signori, dopo circa 11 anni, è stato completamente assolto nell’inchieste legata al calcioscommesse. Nel suo passato calcistico le maglie di Foggia, Lazio, Sampdoria, Bologna e altro; ai microfoni di Rai Radio2 ha ricordato i tempi biancocelesti:
“Alla Lazio ricordo che i tifosi scesero in piazza per me, non sarei mai andato via, se fosse stato per me sarei rimasto a vita. Con Eriksson ho avuto qualche screzio, il rispetto per me era venuto meno. Ricordo che decisi di andare via dopo la gara contro il Rapid Vienna di Coppa Uefa, mi scaldai un tempo intero ma non mi fece mai scendere in campo. Non c’era più il rispetto per il calciatore. Futuro? Nel 2010 ho conseguito il patentino Uefa Pro perché vorrei allenare, in particolar modo i ragazzi per farli crescere“.
Se ti avesse capito avremmo vinto molto di più ma penso che Mancini in quel periodo abbia influito molto
Per me anche in Nazionale per colpa di Sacchi l’Italia ha un Mondiale in meno,in quel periodo segnavi a raffica anche di testa,lui ti fece giocare terzino e contro la Spagna grazie a te e Baggio riuscimmo a vincere,comunque ormai è andata sei e resterai sempre un GRANDE io ti ringrazio per tutto quello che hai fatto alla Lazio,dopo tanti anni bui ci hai fatto sognare di nuovo.