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Altro che urbano, Cairo non ha né educazione né dignità! Mica mi sta bene

Mica...mi sta bene

C’è poco da essere diversamente diplomatici oggi. Il comportamento di Urbano Cairo suscita ben più di qualche brontolio.

Di Micaela Monterosso

Ingerenza: l’azione, il fatto o anche il diritto di ingerirsi, cioè di intromettersi e di esercitare una qualsiasi influenza in cose che riguardano direttamente altre persone o altri enti.

Bruttura: cosa materialmente, esteticamente o moralmente brutta, sconcia, deforme.

Mi voglio sbilanciare oggi. Non una ma due parole portanti per la rubrica forse più difficile della stagione. Scrivo, cancello, riscrivo e bevo caffè da più di un’ora auto-censurandomi (il direttore stavolta non c’entra) perché non posso perdere la testa, io. Me lo impone l’educazione, in primis. Quella che Urbano Cairo ha dimostrato di non avere. Andiamo per gradi, come sempre (oggi ne ho per tutti).

La partita di ieri era totalmente ininfluente ai fini della nostra classifica, come lo è stato il derby (ma non glielo dite a Essi, sennò piangono), vincere, perdere o pareggiare non era importante. Ai fini della classifica. Moralmente, dopo tutto quello che abbiamo dovuto subire dalle testate colorate e affini, questa gara valeva forse un’intera stagione. La Lazio è scesa in campo con il sangue agli occhi. Si è vista negare un gol valido, non assegnare due rigori, specialmente il secondo allo scadere su Muriqi, e ammonire tutti (o quasi) i diffidati. Arbitro? Fabbri. Sempre lui. Con Aureliano al Var formano la coppia perfetta. Il Var sarebbe uno strumento bellissimo, se sapessero usarlo. Aureliano, per altro, è ormai presenza fissa la Var con noi (forse si è innamorato, non saprei). Fiorentina-Lazio, Lazio-Parma, derby e la gara di ieri sera. I danni non si contano: rigore su Acerbi non fischiato contro il Parma, nel derby mancata espulsione di Bruno Peres per il fallo, sempre su Acerbi, e sulla gara di Firenze – il secondo tempo non si è giocato – non mi pronuncio. È vero che non siamo scesi in campo ma è pur vero che il secondo tempo è durato meno di un gatto in tangenziale, se guardiamo i minuti effettivi di gioco (12 in totale). Per assurdo, su tre rigori che potevano assegnare ieri sera, hanno assegnato l’unico che non c’era. Geni!

Non era solo una questione di famiglia, per Inzaghi, quanto più un moto d’orgoglio dell’intera squadra dopo la scandalosa campagna mediatica portata avanti dall’editore/presidente più simpatico d’Italia. Non abbiamo fallito. Ci hanno fatto fallire. Questo, se possibile, fa ancora più male. Veder gongolare Cairo a casa mia mi ha tolto il sonno. Soprattutto in virtù di quanto visto in partita. Strakosha è stato talmente inutile, nel senso di inutilizzato, che avremmo potuto addirittura giocare senza portiere (pensate cosa arrivo a dire).

Preso dalla foga agonistica per la matematica salvezza della sua squadra, immeritata dopo i 7 gol rimediati dal Milan nel momento peggiore della sua stagione, il patron granata ha pensato di andare prima ad inveire contro la dirigenza, in tribuna (Tare ha un self control degno di San Francesco, io lo avrei spedito in curva sud con una mano sola, mentre con l’altra facevo il video per Instagram), poi contro Ciro Immobile, nello spogliatoio. Reo, secondo lui, di aver giocato con “il sangue agli occhi”, di aver disputato la gara di andata da positivo e altre brutture che solo un astioso represso può partorire. Mi sta bene tutto, Urbà. Te le ho fatte passare tutte: dalle prime pagine scandalose della Gazzetta agli articoli del Corriere della Sera. Ho letto, ma non ho reagito (Uh! com’è difficile restare calmi e indifferenti, mentre tutti intorno fanno rumore).

Stavolta no. Ciro no. Oltre ad aver leso l’immagine dell’uomo, prima ancora di quella del professionista, nei mesi scorsi, hai anche avuto il coraggio di tacciarlo di essere irriconoscente perché, secondo la tua mentalità provinciale, avrebbe dovuto non giocare? Avrebbe forse dovuto regalarti i tre punti perché tuo ex tesserato? Questo mi sembra troppo. Lo sfogo di Ciro di ieri sera sui social è il segnale che – forse eh? – stavolta hai esagerato. La tua replica, questa mattina, è anche peggio. Un mischiare parole e fatti assolutamente scollati dalla gara di ieri, confermando, tra le righe, che quello che provi per lui altro non è che astio. Per essersene andato da Torino, per non esserti rimasto fedele. Roba da medioevo, o da prima elementare. Decidi tu quale collocazione darti.

Una schifezza, Urbano. Educazione al primo posto. Dignità al secondo. Hai dimostrato di non avere nessuna delle due. Auguro al Torino di liberarsi presto da questa squallida figura. Quanto alla Lazio, ai laziali, vorrei dire solo una cosa: quando insultate Lotito, Tare, Inzaghi, pensate che al Torino hanno Cairo. Guardate le cose dalla giusta prospettiva. Poteva andarci parecchio peggio.

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2 anni fa

?????????

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2 anni fa

Meglio di così non si poteva con questa classe arbitrale

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2 anni fa

Dopo ieri, l’Egitto ha dichiarato Alessandria nuova capitale, se sò vergognati pure loro.

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2 anni fa

nettezzo urbano

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