Rubrica diversamente diplomatica dedicata alla Champions e a quei laziali che sperano in una debacle per…insultare giocatori e l’operato di società e dirigenti
‘Mica…mi sta bene” di Micaela Monterosso
Punto di vista: in un testo narrativo, è l’angolatura dalla quale si mette colui che narra. Può essere definito interno, quando il narratore già conosce ogni sfumatura della storia, oppure esterno quando si distacca volutamente da ciò che narra.
Nel caso della gara di ritorno di Champions League, non posso che affidarmi alla narrazione interna: chi pensava di vincere o di avere anche un’infinitesimale speranza di passare il turno, non solo si distacca dalla narrazione dei fatti, ma abbandona proprio la realtà in favore di un qualcosa di più consono alla letteratura fantascientifica. Nulla si può contro i campioni di tutto. La Lazio ha finito la sua corsa in Champions nello stesso momento nel quale dall’urna è uscito il Bayern Monaco. Il resto, sono chiacchiere da bar.
Detto questo, come ho scritto anche a caldo su Twitter, non ne abbiamo presi 7 nemmeno in due partite. Mi pare un grande risultato.
Diciamo che il Bayern c’ha voluto bene, ha capito che noi abbiamo capito di non capire. Si sono messi lì, buoni buoni e hanno evitato di massacrarci come invece avevano fatto (o gli abbiamo lasciato fare) all’andata. Klose deve essersi ricordato degli amici. La parte più divertente di quella che voleva essere solo una battuta, secca e senza senso, piazzata su un social, sono – come avevo previsto – i commenti di Essi. Molti di Essi.
Orfani di Don Matteo, dedicano le loro serate alle visione della Champions League. Con una mano twittano, con l’altra tengono ben stretto un pezzo di ferro, per evitare che accada l’irreparabile. Non è successo, state sereni. Potete tornare a seguire l’EL. Pur ammettendo che non averne presi 7 è una magra consolazione e che – ribadisco – il tweet aveva solo carattere ironico (devo imparare a mettere i sottotitoli), la cosa che mi rattrista è che se da Essi me lo aspetto (telefonatissimi i commenti), noto che molti laziali speravano (ma non lo dicono) di eguagliare il record dei cugini per potersi poi lamentare di nuovo. È avvilente. Se vogliamo crescere (e parlo di entrambe le sponde del tifo romano) bisognerebbe un attimo uscire da questo provincialismo. L’urlo “colpa di Tareeeee” riecheggia ovunque.
Manca il difensore, manca l’attaccante, 20 milioni per Muriqi (sono sempre 17), il gesssssstore, il salto di qualità (Ruggero ti aspetto come un cane aspetta il padrone dopo una giornata di lavoro), colpa di Hoedt, Muriqi, Strakosha, Musacchio, Fares e chi più ne ha, ne metta. La risposta a tutte queste pantomime è una sola: Bayern Monaco. Andatevi a guardare le statistiche di questa squadra (di alieni) e poi provate a dire che la Lazio non è attrezzata. Nessuna squadra è attrezzata per contrastare quest’armata. Rassegnatevi e ritirate fuori il corollario per quando perderemo con il Crotone, ha più senso.
Tornando alla partita, se all’andata, 4 gol su 6 totali ce li siamo fatti da soli, al ritorno… pure. Muriqi – bello de casa – è un po’ troppo affettuoso. Quell’abbraccio in area di rigore non aveva intento falloso, al contrario, cercava solo un po’ di affetto visto che dalle parti di Formello ancora lo scambiano per il giardiniere capo (ruolo che pare essere a tutti gli effetti di Musacchio). Non cadiamo nella trappola, comunque. Rigore o no, saremmo usciti comunque. Se la partita di ieri l’avessimo fatta all’andata, forse saremmo comunque usciti, con una differenza reti minore. O forse no. La sveglia in casa c’è servita per andare a casa loro e tentare quantomeno di non prendere un’altra imbarcata. Ci siamo riusciti, va già benissimo così.
A Parolo cosa vogliamo dire? L’immagine dell’esultanza dopo il gol è di una bellezza disarmante. 36 anni. Segna all’Allianz Arena, al Bayern Monaco. Venitemi a dire che non conta niente. Andatelo a dire a lui, se avete il coraggio. Negli occhi di Marco c’è tutta la Lazio. Non ci ammazzate nemmeno se ci sparate. Questo è il messaggio che deve passare. Siamo usciti a testa alta, altissima, visti i pronostici della vigilia. Siamo l’unica squadra ad aver perso contro il Bayern con un solo gol di scarto nell’era Flick, in Champions. Imbattuti nel girone con 13 giocatori disponibili. Contro tutto e tutti. Il Bayern Monaco, non il Porto. Gli ottavi, non i gironi. Per non parlare di chi, in Champions, non si è proprio qualificato…
Certo col bayer tutta la serie A avrebbe perso ma il bilancio deve farsi col riferimento al campionato. La rosa della Lazio e buona ma andava rinforzata e non è stato fatto. Ci sono zavorre nell’organico e il prossimo anno non ci dovrebbero più essere.poi, è vero mai una critica al ds, o alla proprietà, mai. Nessuno smette di essere tifoso se vuole di più.
Volere di più è sacrosanto, nessuno dice che non si poteva fare di più, molti però sbagliano obiettivo contro cui scagliarsi. Questo è, almeno dal mio punto di vista.
Cara Micaela , che tutto sommato non abbiamo perso la faccia è vero, giocando tra l’altro anche bene a Monaco, però devi ammettere che , ed è questo che fa più rabbia, potevamo fare molto di più con degli accorgimenti ovvi. Bastava per esempio in sede di mercato comprare gli elementi idonei : due buoni terzini e un buon centrale . Ma questo lo sai già , lo sai tu e lo sa tutto il mondo meno che Lotito e Tare.
Lo sanno anche loro. Anche se gli fosse sfuggito, non fate che ripeterglielo sotto ogni singolo post. Credo che abbiano compreso. ?
Non mi sembra.
Sono due anni che diciamo che servono 2 difensori forti.
E sono arrivati Hoedt e Musacchio.
Non so che dire……forse in questo sito sono ammessi solo adoratori della gestione. Ok va tutto bene madama la marchesa…. Contenti?
Non so a cosa tu ti riferisca attribuendomi il titolo di “adoratore della gestione”. Non vedo adorazione nel mio articolo. Ma forse sono distratta io.
Piccolo tip: nella vita non è tutto bianco o nero, esistono le sfumature…