Immobile non è stato ancora liberato dalla Asl: l’attaccante della Lazio proverà a rientrare per sabato contro il Crotone
La Repubblica oggi dedica ampio spazio ai “dolori del giovane Immobile, alle prese con l’altalena di risultati negativi e positivi (solo al gene N), anche con tamponi effettuati in tempi molto ravvicinati”. “In questi giorni le ha pensate tutte, perfino – si legge sul quotidiano – di essere la vittima inconsapevole di una guerra politica che ha come bersaglio Lotito, è diventato un esperto del gene N (che non implica, secondo gli esperti, positività al Covid-19 se si è negativi agli altri due geni che i tamponi identificano, E e RdRP)”.
“È sconcertato dalla situazione, l’attaccante della Lazio, perché non ha mai avuto sintomi e i familiari sono negativi, così sperava di mettersi alle spalle questo periodo devastante a livello psicologico e di raggiungere la Nazionale”. Era atteso nel ritiro azzurro sabato, per giocare ieri contro la Polonia. Invece la Asl non lo ha liberato e non lo libererà n assenza di negatività acclarata: sabato c’è il Crotone per la Lazio. Ci sarà Immobile?
In attesa di una negatività certa e valida per tutti, il protocollo Figc “consente di liberarsi dopo 21 giorni “dalla comparsa dei sintomi”. Che però nel caso di Immobile non ci sono mai stati, quindi da quando vanno calcolati i 21 giorni? Forse dalla vigilia di Zenit-Lazio, 3 novembre, quando fu rilevata la positività dall’Uefa (Synlab). In questo caso, il centravanti potrebbe rientrare contro lo Zenit (il 24) o con l’Udinese (29). Sempre previa autorizzazione dell’autorità sanitaria”.