Resta in contatto
Sito appartenente al Network

Rubriche

Lazio, diamo i numeri (crudeli) tra Sampdoria e Dortmund

Lazio, torna la rubrica ‘Diamo i numeri’: l’analisi della sconfitta contro la Sampdoria e il pre partita del Dortmund raccontato attraverso statistiche e dati.

Di Daniele Caroleo

Diamo i numeri, si. Anche se impietosi e crudeli. Anche dopo una giornata di campionato come quella appena trascorsa, con la Lazio impegnata a Genova contro la Sampdoria e uscita malamente dal campo. Diamo i numeri, dicevamo. Anche se spietati. Come quelli relativi ai tiri in porta in occasione della sfida di Marassi: zero. Ed è la prima volta che accade da quando Simone Inzaghi è seduto sulla panchina biancoceleste. Come ricorda puntualmente LazioPage, non succedeva dal 3 febbraio 2016: Lazio-Napoli 0-2. Sulla panchina della formazione capitolina sedeva ancora Pioli, e in attacco la squadra biancoceleste schierava il tridente formato da Candreva, Klose e Felipe Anderson. Gli unici reduci di quella partita (a parte Candreva, che però in questa occasione era con la maglia blucerchiata, e Reina, che nel 2016 difendeva i pali partenopei), sono il tuttofare Parolo, a suo tempo schierato a destra nel centrocampo a tre, e Hoedt, tornato quest’anno anno a rinforzare la difesa capitolina.

Già, la difesa. Altra nota dolente di questo inizio di campionato. Sono ben 8 le reti subite dalla Lazio nelle prime 4 giornate di questa Serie A. Negli ultimi 50 anni, cioè dalla stagione 1970/71, solo una volta la squadra biancoceleste aveva subito più reti alla medesima giornata: nel 2015/2016, con un passivo di 10. L’unica differenza sono i punti in classifica. Oggi infatti la Lazio ne ha solo 4 (conquistati con una vittoria ed un pareggio, a fronte di due sonore sconfitte); nel 2015 ne aveva 6 (grazie alle vittorie contro Bologna e Udinese, che si contrapposero alle brutte sconfitte contro il Chievo, per 4-0, ed il Napoli, per 5-0). Per altro, anche in quell’occasione, sulla panchina della Lazio sedeva l’attuale allenatore del Milan, Stefano Pioli, che, qualche mese più tardi, verrà esonerato per far posto proprio a Simone Inzaghi. Ma le analogie con quella sfortunata annata non sono finite qui. La stagione 2015/2016, infatti, viene ricordata principalmente per il (quasi) ritorno in Champions League. Il 19 agosto del 2015, allo Stadio Olimpico arriva il Bayer Leverkusen per la sfida di andata dei playoff per accedere alla fase a gironi. Finisce 1-0 per i biancocelesti, con gol di Keita. Ma nella gara di ritorno i tedeschi vincono con un rotondo 3-0 e condannano la Lazio alla “retrocessione” in Europa League.

Dalla Champions alla Champions, dalla Germania alla Germania: questa sera la Lazio di Simone Inzaghi ospiterà il Borussia Dortmund, per la prima partita della fase a gironi di questa competizione. Una sfida che purtroppo, giusto per continuare a dare i numeri, non hai mai sostanzialmente arriso alla squadra biancoceleste. Almeno a giudicare dai (pochi) precedenti con il club
giallonero. La Lazio, infatti, affronta per la prima volta nella sua storia il Borussia Dortmund il 28 febbraio 1995 per i quarti di finale dell’allora Coppa Uefa. La squadra di Zeman e vanta un tridente d’attacco di tutto rispetto composto da Signori, Boksic e
Casiraghi. Anche in questa occasione (corsi e ricorsi storici) nella sfida di andata, all’Olimpico, finisce 1-0 per la Lazio, grazie all’autorete di Freund. Al ritorno però, i due gol del Borussia (quello decisivo, all’89’, segnato dall’ex di turno Riedle) infrangono il sogno dei capitolini di accedere alla semifinale europea. C’è stato poi un terzo incontro tra le due squadre, seppur solo amichevole: il 12 agosto del 2018, ad Essen, nella prima di Ciro Immobile contro la sua ex squadra e terminata 1-0 per i gialloneri con autorete di Radu. Martedì sera il difensore rumeno non ci sarà, per infortunio, ma ci sarà invece la Scarpa d’Oro, Ciro Immobile, assente, per squalifica contro la Sampdoria. E la speranza è che, in questa circostanza, lo spietato sia lui (o uno qualsiasi dei suoi compagni di squadra). Per invertire la tendenza e rilanciare fin da subito questa stagione. Al di là di numeri e statistiche varie…

Lascia un commento
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Advertisement

I MITI BIANCOCELESTI

Lo storico difensore e capitano dello Scudetto del 2000

Alessandro Nesta

Il leader carismatico della squadra che regalò ai tifosi il primo scudetto nel 1974

Giorgio Chinaglia

Il simbolo della Lazio. Un gol dopo l'altro, una prodezza dopo l'altra

Giuseppe Signori

IL LIBERO E CAPITANO DELLA LAZIO DEL PRIMO SCUDETTO

Pino Wilson

L'indimenticabile allenatore della Lazio del primo scudetto

Tommaso Maestrelli

Una delle ultime bandiere e simbolo della Lazio

Vincenzo D'Amico

Advertisement

Immobile da record: superato anche Hamrin nella classifica all time. Ora Ciro punta Baggio

Ultimo commento: "Voi beduini che non siete altro con i rigori avete perso (per fortuna altrimenti sai che du .....lle!) una finale coppa dei campioni qui Roma,ancora..."
Lazio, Tommaso Maestrelli

Lazio, oggi la ricorrenza della scomparsa di Maestrelli

Ultimo commento: "Pensa Rita io c'ero ,poi rivedendo in televisione ho capito perchè non ha esultato,per rispetto della sua ex squadra il Foggia ,Grande Uomo mi escono..."

Signori, e segna sempre lui: che ricordi hai di Beppe-gol?

Ultimo commento: "Beppe gol Il mio idolo…. Mi ha fatto impazzire Lo porterò sempre nel mio ❤️"
Lazio, i Miti: Giorgio Chinaglia

Giorgio Chinaglia, il grido di battaglia: rievoca le gesta di Long John

Ultimo commento: "Negli anni 70 avevo la mia camera tappezzata di sue immagini e ascoltavo sempre Battisti con i giardini di marzo. ..."

#CountdownToHistory: Immobile nella leggenda

Ultimo commento: "Grandissimo"

Altro da Rubriche