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Lazio, oggi i sorteggi di Champions: il girone che “vorrei” per storia e tradizione

Champions League, vittoria per il Borussia Dortmund e il Cholo

Lazio, oggi i soreggi: il girone di Champions League che “vorrei” tra squadre, stadi e città da sogno

Di Alessandro Crescenzi

La Lazio, dopo 13 lunghissimi anni, torna a giocare nella competizione europea per club più importante e blasonata: la Champions League. Le emozioni che noi tifosi vivremo saranno, nel bene e nel male, tantissime: la cosa che mi intriga di più, da sempre, è il sorteggio, che rappresenta un concentrato di emozioni e sogni richiusi dentro le palline della Champions. Il mio Girone ideale, non a livello di forza e/o blasone degli avversari, l’ho scelto facendomi guidare dal cuore e delle emozioni, andando a cercare nelle 4 fasce gli avversari per la Lazio.

LIVERPOOL – I campioni di Inghilterra (ed ex Campioni d’Europa) sono una macchina invincibile, giocano un calcio spumeggiante e puntano a confermarsi in questa stagione. Ma l’emozione di vedere la Lazio entrare ad Anfield, seppur nel silenzio delle porte chiuse, è davvero incredibile. Sarebbe un ritorno al passato, più o meno fortunato, di Luis Alberto, Reina e, soprattutto, Lucas Leiva che ha lasciato in Inghilterra tantissimi ricordi. Liverpool, forse la città più “italiana” d’oltre Manica, con il suo disordine lontanamente inglese e con un livello molto alto di socializzazione molto simile al nostro meridione. Non dimentichiamoci che Liverpool è la città dei Beatles, unica intramontabile della musica internazionale. Per la Lazio sicuramente un avversario ostico e difficile ma un teatro (dei sogni) dove poter vivere questa avventura.

AJAX – I “Lancieri” olandesi hanno, come da sempre per la politica del Club, quasi totalmente smantellato la squadra che due stagioni fa ha sfiorato la finalissima di Champions. Sono comunque un’ottima squadra piena di giovani talenti e che conosce, a differenza della nostra Lazio, il palcoscenico della massima competizione europea per Club. Il loro stadio porta il nome di una leggenda del calcio olandese – “Johan Cruijff Arena” – e questo potrebbe essere sufficiente per spiegare perché sarebbe fantastico poter sentire la musica della Champions dentro quel teatro mitico. La città è un insieme di particolarità incredibili:  è sotto il livello del mare costruita praticamente sull’acqua, i suoi canali sono la sintesi perfetta tra ingegneria e romanticismo. Non possiamo non menzionare le opere di Van Gogh, artista figlio prediletto della città, e la casa di Anna Frank conosciuta in tutto il mondo. Insomma i motivi per pescare “orange” sono davvero tantissimi.

FERENCVAROS – Non è stato facile scegliere la squadra della quarta fascia, la mia scelta non poteva che ricadere sugli ungheresi del Ferencvaros. La tradizione magiara per il calcio risale agli anni ’30 del secolo scorso, una delle nazionali più forti di sempre che intorno alla metà degli anni ’50 sono stati fermati non dagli avversi ma dalle atrocità della guerra civile. Dopo 25 anni il club di Budapest torna (meritatamente direi) a calcare i campi della Champions League dopo un percorso entusiasmante nelle fasi preliminari. Certo l’emozione non potrà essere la stessa di Anfield ma pensate che c’è un precedente con la nostra amata Lazio che risale agli anni ’30 quando le squadre si sfidarono nella “Coppa Europa Centrale” partita che ricordiamo per le doppiette di due “Leggende” Piola e Sàrosi; altre epoche, stessa passione. Budapest è una città magica, da molti definita come “la Parigi dell’Est”, che nasce dall’unione di tre città Buda, Pest e Óbuda, unite dal Ponte delle Catene e da altri sette ponti, ancora oggi alcuni degli angoli più fotografati e ammirati. La magia continua con il castello di Buda da cui si può ammirare l’intera città e il Danubio che scorre lento portando con sé secoli di storia.

Domani sapremo dove ci porterà questo sorteggio, intanto un giro tra le città da sogno e squadre europee abbiamo iniziato a farlo, con l’immaginazione (visto che saremo limitati nel tifo e nelle trasferte) sperando di tornare presto alla normalità.

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