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Lazio, ripartenza contro tutti e tutti: ambiente compatto grazie agli attacchi

Genoa - Lazio, sold out il settore riservato ai biancocelesti

Lazio, il popolo biancoceleste mai così compatto. Il nostro amico e lettore, Gianluca Baccarius Bacchi, ci spiega perché dobbiamo ringraziare gli attacchi ricevuti dalla società

Infortuni…Attacchi mediatici contro società giocatori e ambiente…Falsa moralità ed ipocrisia nel commentare le dichiarazioni di Lotito, Diaconale e Tare…Fake news per cercare di provare la violazione dell’articolo 1 del codice sportivo da parte della Lazio che avrebbe furbescamente provato a raggirare le regole restrittive dovute alla pandemia di Coronavirus che aveva interrotto la prosecuzione del campionato…Augurare la morte al capo ufficio stampa della Lazio Arturo Diaconale reo di aver difeso il suo Presidente e di volere la ripresa della Serie A…Lotito deriso da altri presidenti perché ha cercato di dire che il contagio da covid19 sarebbe regredito…Lo stesso Lotito tacciato di essere il Burattinaio del calcio italiano…la storia ridicola delle partitelle 3 contro 3 (!!!) di Formello…

Dico GRAZIE a tutto questo. Non prendetemi per matto ma c’è una ragione.

Dico GRAZIE perché quello che hanno cercato di fare al mondo Lazio ha avuto, purtroppo per i tanti nemici della nostra Amata, il risultato opposto…non solo non sono riusciti a seppellire e ricoprire di fango il simbolo la storia ultracentenaria e il tifoso biancoceleste, ma sono riusciti nel MIRACOLO di compattare, come non succedeva da tempo, il mondo Lazio.

Dico GRAZIE perché ciò che ho scritto sopra mi fa capire che a tutt’oggi, ABBIAMO GIA’ VINTO, non solo da un punto di vista sportivo con la conquista della Supercoppa, con la crescita del gruppo e la qualificazione Champions a un passo (e qui fate pure tutti gli scongiuri che volete e ritenete più opportuni), ma, soprattutto,  sotto l’aspetto dell’unità di intenti, di consapevolezza del proprio essere Laziali contro tutto e tutti, la voglia di essere protagonisti nel difendere la Lazio. Mai avrei pensato di vedere e sentire tanti Laziali schierarsi al fianco di Lotito, quel Lotito che per anni è stato motivo di divisione, discordia e diserzione dallo stadio per protestare contro il presidente e la sua gestione societaria. L’aver messo da parte questa guerra fratricida è di per sé una grande Vittoria, l’aver – momentaneamente o meno – accantonato il proprio pensiero sul Presidente della Lazio dà serenità e più forza nell’essere un unico muro invalicabile. Sono consapevole che ognuno rimarrà della propria idea sulla figura di Lotito e difficilmente potrà  cambiarla, ma è prova di maturità capire che adesso, in questo preciso momento storico, a prevalere e avere la priorità dev’essere il bene della prima squadra della Capitale, la squadra con l’Aquila sul petto, che ha i colori della Grecia e del cielo, nominata e riconosciuta come Ente Morale. Mai come in questi giorni si sono visti in giro per la città, a testimonianza della nuova unione dell’ambiente biancoceleste, striscioni con scritto LA LAZIO NON SI TOCCA o sui social spopolare hashtag tra i quali #unitiperlalazio a testimonianza del fatto che il Laziale anno 2020 è consapevole dell’importanza che avrà d’ora in poi nella difesa del suo Universo a tinte biancocelesti e nella fattiva collaborazione con la società per bloccare ogni uragano mediatico in arrivo dalle parti di Via di Santa Cornelia. Ultras, semplici tifosi, grandi, anziani, bambini, bambine, uomini e donne dovranno essere ognuno un singolo mattone di quel muro sopra citato e il cemento che li legherà ancor di più tra loro sarà l’Amore immenso e incondizionato per la Lazio e la Lazialità che si portano dentro, li differenzia dagli altri tifosi che è per loro uno stile di vita.

Dico GRAZIE a quelli che cercano di esorcizzare quello che potrebbe succedere a 20 anni dal famoso e fantastico 14 maggio 2000 “pronosticandoci” Campioni a fine stagione con la CHIARA speranza – gufata!! – che ciò non accada, sbandierando e osannando la bellezza del gruppo Inzaghi del suo gioco e la forza dei suoi interpreti.

Dico GRAZIE a tutte queste motivazioni perché mi permetteranno di vivere e guardare queste ultime 12 partite con una tranquillità calma e rilassatezza mai avute nei prepartita e durante le gare della Lazio.

Dico GRAZIE perché non ho paura di quello che dirà il campo a partire da Atalanta-Lazio, la testa libera e una tifoseria così forte e unita alle spalle o al proprio fianco, la coscienza della propria forza, soprattutto di gruppo, daranno alla squadra una marcia in più e ulteriori cavalli nel motore per scendere in campo e per raggiungere un sogno, quel sogno, che ad oggi diventerebbe un tutto di guadagnato: sono pazzo scrivendo questo pensiero? Non credo, perché ripeto che ABBIAMO GIA’ VINTO, così legati e coesi non permetteremo a uno spillo di toccare terra e pungere la Lazio…

Dico GRAZIE a voi nemici, con il cuore…

Dico GRAZIE a chi non c’è più, che da lassù ci aiuterà in questa corsa, in questa splendida volata finale e veglierà sulla Lazio

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